martedì

L’UNO E L’ALTRO

Di Antonella Randazzo


L’attuale sistema basa la sua forza nell’essere l’uno e l’altro, ossia entrambi i termini in gioco. Ovvero destra e sinistra, il dominante e il dissidente, colui che protegge e colui che distrugge, chi tutela la legge e chi la infrange, chi sostiene la democrazia e chi istituisce dittature. Non si sta parlando di fantasie o di opinioni inquietanti: chiunque sia disposto ad analizzare i fatti in modo approfondito e obbiettivo si accorgerà di questa paradossale realtà.
Gli esempi che si possono fare sono molteplici, e quasi ogni giorno la realtà offre casi talvolta lampanti e altre volte difficili (ma non impossibili) da individuare.
A molti risulta ormai chiaro come gli schieramenti politici siano tutti parte del sistema, e promettono cambiamenti soltanto per avere consenso, curandosi in ogni caso di proteggere il sistema e di tutelare gli interessi soltanto di chi detiene il potere. Meno chiaro risulta come lo stesso sistema può creare una dissidenza fittizia, spacciata per vera.
Gli stegocrati (1) propagandano di aver costruito una "civiltà superiore", negando in tal modo la natura criminogena del sistema e l’esistenza di una vera dissidenza. I dissidenti esistono quando non c'è una vera libertà, ma l’attuale sistema, definendosi “democratico” nega anche soltanto la possibilità che alcune persone vogliano contrastarlo denunciandolo come dittatura. Per questo le autorità si prodigano a negare il dissenso o a minimizzarlo, etichettandolo negativamente ("antiamericani", "fanatici", "terroristi", "ribelli", "sovversivi", "estremisti", ecc.) per far credere che si tratti di persone con tare mentali o appartenenti a gruppi eversivi.
I veri dissidenti vengono tenuti ai margini, in modo tale che possano essere conosciuti soltanto da poche persone, e che non abbiano una reale efficacia. Al contempo vengono creati finti gruppi estremistici, che possano generare consenso fra le persone piene di rabbia e di desiderio di rivalsa. Ad esempio, durante il G8 di Genova si ebbero strani gruppi con personaggi violenti, che erano stati visti da parecchie persone, in precedenza, insieme alle forze dell’ordine, come se ne facessero parte o dovessero assolvere alcuni compiti, certamente non confessabili. Si trattava di creare una dissidenza violenta, in modo tale da generare disordini e dare modo di giustificare un’eventuale repressione dei manifestanti.
Il sistema non crea soltanto la dissidenza violenta, crea anche quella pacifica. Ne è un esempio, ormai tristemente noto, il popolare personaggio Beppe Grillo, che ha guadagnato milioni di euro grazie alla sua capacità di far credere di essere un vero dissidente, facendo molti proseliti e rendendo sterili le proteste giovanili dovute al malcontento e alle ingiustizie.

Le stesse persone che infrangono tutte le leggi sono quelle che elaborano e approvano i trattati internazionali a tutela dei diritti umani, curandosi di far emergere sempre nuovi documenti a tutela delle minoranze, delle donne e dei bambini. Tuttavia, questi documenti saranno considerati una “letterina a babbo natale”, come disse l'ambasciatore di Reagan, Jeane Kirkpatrick, riferendosi in particolare all'articolo 25 della la Dichiarazione dei Diritti dell'uomo del 1948, che parla dei diritti economici. Si elaborano carte dei diritti per esaltarle a parole e calpestarle nei fatti. Se così non fosse, ovviamente il sistema sarebbe distrutto in breve tempo, poiché l’osservanza dei diritti umani è antitetica rispetto all’assetto di potere attuale.
Un altro paradosso assai noto consiste nel “portare democrazia” istituendo dittature. Gli attuali personaggi al potere amano mostrarsi democratici, rispettosi del principio di autodeterminazione dei popoli, mentre di fatto fanno di tutto per impedirlo, ricorrendo anche a crimini orrendi come la guerra e la tortura. Tutte le operazioni militari attuate dalle autorità statunitensi, dal dopoguerra fino al 1991, vennero propagandate come liberazioni da dittature o come interventi a "difesa della libertà". Di fatto gli Usa uccisero migliaia o addirittura milioni di civili e destabilizzarono politicamente ed economicamente molti paesi, impedendo che venisse realizzata una vera democrazia. Le autorità statunitensi scatenarono guerre ad "alta" o a "bassa intensità". Intervennero tutte le volte che i loro interessi economici e di potere erano in pericolo, provocando guerre civili, contrasti interni, destabilizzazione (bassa intensità), oppure grandi interventi militari (alta intensità).
Le autorità statunitensi condannavano e denunciavano la ferocia di Pol Pot ma al contempo lo finanziavano e lo armavano.
Dal 1969 al 1973 i bombardieri americani uccisero almeno 750.000 contadini cambogiani, sganciando sulla Cambogia più bombe di quante ne avessero sganciate in Giappone durante la Seconda guerra mondiale. Il colpo finale alla Cambogia verrà dato dal gruppo dei Khmer Rossi di Pol Pot. Il personale della Defence Intelligence Agency si era occupato di spianare la strada al potere ai Khmer Rossi, attraverso massicci bombardamenti. Le truppe di Pol Pot vennero addestrate dalla Cia ai metodi più sanguinari, compresa la tortura. Pol Pot, dal 1975 al 1979, praticò la tortura e il massacro, che costeranno la vita a un quarto della popolazione cambogiana.
Gli Usa riuscirono a dare ai Khmer Rossi persino la rappresentanza della Cambogia presso l'Onu. Nel 1980 il governo americano stanziò 12 milioni di dollari da far pervenire ai Khmer Rossi attraverso il Programma Mondiale per il Cibo. Nello stesso anno, Washington creò il Keg (Gruppo di Emergenza Cambogiano) presso l'ambasciata americana di Bangkok. Il Keg ufficialmente doveva controllare la distribuzione degli aiuti umanitari ai profughi, ma di fatto aveva il compito di provvedere ai rifornimenti alle basi dei Khmer Rossi. Robert Cline, consigliere per gli affari esteri del neopresidente Reagan, nel novembre del 1980, visitò un centro operativo dei Khmer Rossi in Cambogia. Nel periodo 1980-81, a sostegno dei Khmer Rossi vennero inviati 50 agenti della Cia, per organizzare e coordinare azioni di "resistenza". Nel 1981 Brzezinsky disse: "Auspico un maggiore aiuto cinese a Pol Pot. Gli USA incitano pubblicamente la Cina nell’inviare armi ai KR attraverso la Tailandia".(2)
Nel 1982 nasceva la Coalizione del Governo Democratico di Kampuchea (CGDK), che era una montatura degli Usa, della Cina e di Singapore. Non furono soltanto gli Usa a sostenere Pol Pot, anche Margaret Thatcher stipulò con Reagan un accordo per inviare unità di Sas (reparti speciali inglesi) per addestrare guerriglieri cambogiani.
A tutt'oggi molti interpretano i fatti avvenuti in Cambogia paradossalmente come un "comunismo senza proletariato", e sostengono che i Khmer Rossi istituirono un regime "comunista". Ma se i Khmer Rossi erano comunisti, cioè a favore della gente comune, perché massacrarono un quarto della popolazione? Può una lotta per il popolo massacrare brutalmente il popolo stesso? Pol Pot massacrò civili inermi, soprattutto contadini. Evidentemente, le lotte non partivano dal basso. I Khmer Rossi, definiti "comunisti", realizzarono una società afflitta dalla carestia e dalla fame, e costrinsero i lavoratori a lavorare forzatamente per costruire opere di irrigazione, importanti per la coltivazione di riso. La Cia fece in modo che il gruppo dei Khmer Rossi praticasse le tecniche più sanguinarie, compresa la tortura. Nelle torture, si costringevano le vittime a confessare di "appartenere alla Cia", per poi condannarle a morte. Era un paradosso: la Cia pagava e addestrava un gruppo sanguinario per dimostrare che i comunisti erano criminali e per uccidere tutti coloro che venivano accusati di essere sostenitori degli Usa. Si trattava, in realtà, di piegare il popolo affinché rinunciasse ad un sistema politico democratico. La violenza venne diretta esclusivamente contro i civili, e la situazione terroristica aveva l'obiettivo di seminare panico e spezzare ogni lotta civile.
La verità era che le stesse persone al potere erano “l’uno e l’altro”, potevano assoldare anche “comunisti”, pur condannando il comunismo come male peggiore. Ovviamente, i comunisti da loro assoldati erano falsi comunisti, come del resto oggi assoldano per i loro scopi falsi “terroristi”.
Oggi gli interventi armati vengono spacciati per “lotta al terrorismo”, ma la sostanza non cambia: si tratta di impedire l’autodeterminazione dei popoli e di assicurarsi il controllo politico, militare e delle risorse. Le stesse autorità che massacrano si presentano poi tranquillamente ai popoli parlando di alti valori umani e di democrazia, secondo il principio “dell’uno e dell’altro”. Sono i carnefici, ma sono anche coloro che “proteggono” i popoli.

Esistono molte prove circa la vicinanza fra sistema di dominio statunitense ed esistenza del “terrorismo”. Le autorità USA sostengono di voler combattere il “terrorismo islamico” ma di fatto hanno avversato ogni risoluzione dell'Onu che promuova la lotta al terrorismo. Nel dicembre del 1987 gli Usa (con Israele) avversarono una risoluzione dell'Onu contro il terrorismo. La Risoluzione Onu prevedeva, oltre alle misure per la prevenzione del terrorismo internazionale, anche un tavolo di studio che facesse luce sulle cause politiche ed economiche del terrorismo, e che definisse cosa si deve intendere per "terrorismo", per poterlo distinguere dalle lotte dei popoli per i diritti. Si trattava cioè di affrontare concretamente e razionalmente il problema, senza vederlo come un male misterioso e oscuro. Ciò è stato impedito dagli Usa.
Nel 1986 gli Stati Uniti furono condannati dalla Corte Internazionale di Giustizia per terrorismo o "uso illegale della forza" contro il Nicaragua. Essi dichiararono che non avrebbero riconosciuto la giurisdizione della Corte. Il Nicaragua si rivolse al Consiglio di Sicurezza dell'Onu per chiedere una risoluzione che costringesse tutti gli Stati a rispettare il diritto internazionale. Gli Usa si opposero a tale risoluzione, rendendo debole il diritto internazionale e permettendo di fatto che i crimini terroristici avessero probabilità di rimanere impuniti. Essi sono dunque l’uno e l’altro: coloro che paternalisticamente dicono di voler proteggere il mondo intero e coloro che creano terrorismo impunemente, negando l’efficacia del diritto internazionale.

Lo studioso inglese Nafeez Mosaddeq Ahmed ha fatto un lavoro approfondito e meticoloso per dimostrare che una vera guerra al terrorismo non esiste. La ricerca è stata pubblicata nel libro "Guerra alla verità. Tutte le menzogne dei governi occidentali e della Commissione 'Indipendente' Usa sull'11 settembre e su Al Qaeda", in cui Nafeez Mosaddeq Ahmed sostiene che gli attacchi terroristici sono il frutto delle politiche occidentali praticate dalla Guerra Fredda fino ai nostri giorni (3) . Dai documenti considerati da Ahmed, emergere chiaramente la preparazione e la protezione che gli Usa hanno dato e continuano a dare ai responsabili degli attentati terroristici. Emergono i vantaggi, di potere ed economici, che la superpotenza Usa ricava da tali operazioni, e i comportamenti ambigui e reticenti che coprono le sue responsabilità verso i crimini terroristici. I paesi che maggiormente sono coinvolti nel fenomeno terroristico, l'Arabia Saudita e il Pakistan, hanno con gli Usa un rapporto a dir poco amichevole. Gli stessi talebani avevano trovato nel potere americano un forte e indispensabile sostegno per prendere il potere in Afghanistan.

Oggi gli interventi armati vengono spacciati per “lotta al terrorismo”, ma la sostanza non cambia: si tratta di impedire l’autodeterminazione dei popoli e di assicurarsi il controllo politico, militare e delle risorse. Le stesse autorità che massacrano si presentano poi tranquillamente ai popoli parlando di alti valori umani e di democrazia, secondo il principio “dell’uno e dell’altro”. Sono i carnefici, ma sono anche coloro che “proteggono” i popoli.

Queste stesse autorità organizzano la “lotta contro la mafia” e al contempo garantiscono ai mafiosi di operare indisturbati, punendo, rendendo impotenti o uccidendo tutti coloro che potrebbero intralciarne gli affari o distruggere le organizzazioni.
Per poter meglio rappresentare “l’uno e l’altro”, gli stegocrati utilizzano le logge massoniche e organizzazioni di vario genere, dalle finte ONG alle associazioni con finalità apparentemente economiche. Questi luoghi serviranno a far riunire diverse persone, che apparentemente saranno investite di cariche autorevoli, ma in realtà avranno il compito di proteggere gli interessi di alcuni e controllare il territorio. In altre parole, i controllati saranno gli stessi controllori, coloro che dovranno fare chiarezza sulle stragi o su strani omicidi saranno gli stessi che avranno l’incarico di occultare la verità.

I servizi segreti hanno anche lo scopo di rendere possibile la realtà “dell’uno e dell’altro”, attuando inganni talmente astuti da risultare efficaci sulla maggior parte delle persone.
Durante l'interrogatorio della Commissione Iran-Contras, nel 1987, il colonnello Oliver North affermò che "l'inganno e la manipolazione sono una parte integrante delle operazioni militari segrete, che a loro volta sono essenzialmente una bugia".(4)
La Cia ha fra i suoi obiettivi quello di rendere la realtà confusa, e di porre spiegazioni immaginarie per negare quelle reali. Si tratta di far apparire le cose diverse da ciò che sono, in modo tale che l’uno appaia diverso dall’altro, mentre spesso si tratta delle stesse persone. Per raggiungere questo scopo utilizza anche il controllo e la manipolazione mediatica. Nel 1992, una Commissione interna della Cia stabilì stretti rapporti con diversi media. La Commissione dichiarava: "Abbiamo relazioni con gli inviati, che ci hanno aiutato a trasformare alcune false notizie di intelligence in notizie di intelligence di successo. Alcune reazioni dei media possono essere pilotate con una sola telefonata. Altre, come la serie Bbc in sei episodi, attingono pesantemente alle fonti (fornite dalla Cia)".(5) Le fonti di cui la commissione parlava, davano informazioni così distorte da far apparire il contrario di ciò che era.
Nell’attuale sistema persino gli attentati dei “nemici” vengono spesso attuati da quelli che si reputano baluardi di democrazia. Le autorità statunitensi hanno persino praticato il bioterrorismo sul suolo del loro stesso paese, per incriminare i “terroristi” e avere licenza di fare guerre. Come molti ricordano, dopo l'11 settembre, per accrescere e mantenere il terrore che il popolo americano aveva provato per il terribile attentato, la Cia produsse, attraverso diverse aziende private, spore di antrace, con cui infettò lettere che fecero ammalare tredici persone, cinque delle quali morirono. Le lettere infette furono mandate in diversi uffici postali degli Usa, tra questi anche gli stessi uffici della Cia e della Corte Suprema. La colpa fu data a Saddam Hussein, ma il 17 dicembre del 2001 fu svelato dalla Casa Bianca che le lettere al carbonchio provenivano da laboratori americani. La rete televisiva Abc disse che alcuni test avevano trovato nell'antrace un additivo chimico legato ad un programma biologico realizzato in Iraq. Dopo vari depistaggi, alcuni portavoce dell'esercito, messi alle strette da un'inchiesta del The Washington Post, (6) dovettero ammettere che nell'impianto di Dugway si produceva antrace per seminare panico negli americani, allo scopo di poter additare il “terrorismo” come nemico degli USA.

Gli stegocrati fanno in modo di attuare un sistema basato sulle energie “sporche”, sulla contraffazione alimentare e sulla miseria. Si tratta delle stesse persone che promettono di risolvere le medesime problematiche. Per essere credute posticipano sempre più i tempi: ad esempio dicono che nel 2050 saranno diminuite le emissioni di gas nocivi, che nel 2030 sarà risolto il problema della fame, ecc. Sanno benissimo che queste asserzioni producono fiducia ma che poi saranno puntualmente disattese. Posticipare è un modo per promettere e non mantenere.

Liberarsi da questo sistema di potere assurdo quanto crudele e diabolico significa riconoscere il principio dell’uno e dell’altro, alimentando la capacità di uscire fuori da tale logica, e di concepire una realtà diversa da quella in cui viene legittimata la guerra proprio da chi dice di volere la pace, e in cui ci vorrebbero far credere che per proteggerci occorra costruire armi in grado di distruggere l’intero pianeta, o che per risolvere il problema della fame occorra aspettare ancora anni, in cui moriranno milioni di bambini. Questa realtà criminale è resa possibile da tutte quelle persone che credono nella buona fede delle attuali autorità e rigettano come assurda l’idea che esse siano “l’uno e l’altro”, evitando di osservare obbiettivamente i fatti.


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NOTE

1) A questo proposito si legga http://antonellarandazzo.blogspot.com/2008/03/lipotesi-stegocratica-parte-prima-.html
2) Cit. Pilger John, "La lunga segreta alleanza: lo zio Sam e Pol Pot", in CoverAction Quarterly n. 62.
3) Ahmed Nafeez Mosaddeq, “Guerra alla verità. Tutte le menzogne dei governi occidentali e della Commissione "Indipendente" Usa sull'11 settembre e su Al Qaeda”, Fazi Editore, Roma 2004.
4) Cit. Mamdani Mahmood, “Musulmani buoni e cattivi. La guerra fredda e l'origine del terrorismo”, Laterza, Bari 2005, p. 113.
5) Cit. Pilger John, “Agende nascoste”, Fandango Libri, Roma 2003, p. 491.
6) "Antrace, l'untore è il Pentagono", Il manifesto, 14 dicembre 2001.

31 commenti:

Giannizt ha detto...

La tecnica per gestire mediaticamente la realtà e presentare, come accettate dalle masse umani, delle soluzioni scelte dagli stegocrati, è chiamata "Tecnica Delphi".

Se interessa, posso spiegarla.
In ogni caso, in Googleville c'è già materiale sufficiente.

Giovanni Pesce

Ulisse ha detto...

E' un caso che questo articolo esca in contemporanea alla manifestazione di P.za Navona? Credo di no :)
Ormai mi è chiaro come il sistema si regga sullo scontro controllato di opposti e sulla illusione delle masse che credono ancora ad ideologie pompate dalla stessa matrice.
E' stato scoraggiante ascoltare gli interventi di Grillo o della Guzzanti a Roma, il primo che analizza la situazione italiana descrivendola nei minimi particolari ma poi conclude che non sa cosa fare, la seconda che arringa la folla con pugno chiuso e dice che fascismo e comunismo sono diversi. Non prendetemi per un moderato, non lo sono, ma non sono neanche più attaccato a questo sistema illusorio storicamente falso.

Alberto ha detto...

L'opposto concorde e dai discordi bellissima armonia (Eraclito).
Applicato agli esempi di Antonella suona male, molto male. Al posto della bellissima armonia troviamo l'inganno accompagnato dalla beffa al bene comune. Ma in fondo anche così rientra nella stessa saggezza, solo capovolta come lo è il mondo d'oggi.
Queste volontà nascoste sfidano Dio e l'universo, a perfetta rappresentazione del diabolico descritto nella nostra religione.
La correità del popolo dormiente assume toni più che mai sinistri.
Tutto ciò ci dice sempre la stessa cosa: siamo alla frutta, oltre lo spazio è sempre più angusto, o almeno il tipo di spazio al quale siamo abituati.
Noi che dormienti non vogliamo più essere cerchiamo, e talvolta troviamo, segnali di speranza. Banalizzandola in politica, la parabola veltroniana ha il pregio della chiarezza. Anche chi ha il sonno molto pesante comincia a mostrare una qualche reazione, ma non mi farei troppe illusioni su questo versante. Più seriamente osserviamo il malessere dei giovani che sempre più spesso trova sbocchi nel volontariato, la stessa qualità del dissenso per quanto pilotato, l'esasperazione difficilmente sostenibile delle contraddizioni socio-economiche, e via dicendo.
Certo è che se sapremo meritarci la salvezza, sarà dura come non mai.
A settembre
Alberto

Arthur ha detto...

Così, così, sempre così l’animo umano:

così cieco e fiacco, così deforme e guasto,

vuol rimanere ignoto agli altri

mentre non vuole che una qualunque cosa gli rimanga ignota.

Ma gli succede il contrario: non riesce a nascondersi alla verità

e la verità si nasconde a lui.

E tuttavia, anche in questa miseranda condizione,

preferisce godere della verità che della menzogna.

Felice, quindi, sarà quando, non ostacolato da alcun impedimento,

troverà la sua gioia in quella sola verità

per cui tutte le cose sono vere.”

Sant' Agostino, Le Confessioni.

Buone vacanze ai lettori di questo blog.

Paolo ha detto...

Ciao Antonella.

Il tuo post è molto acuto e lo condivido in pieno. Solo una cosa mi lascia perplesso, mi riferisco a quando affermi che “ Beppe Grillo ha guadagnato milioni di euro grazie alla sua capacità di far credere di essere un vero dissidente”.
Riguardo ai milioni di euro, non so se per Grillo sarebbe più economicamente conveniente stare dalla parte delle persone che puntualmente sputtana. Al riguardo, lui stesso dice nel suo blog: “Guadagnerei dieci volte di più facendo la pubblicità a un formaggino”.
Comunque non è il suo conto in banca che mi interessa ma le sue intenzioni e soprattutto chi davvero si nasconde dietro di lui.
Tu sostieni che Grillo sia un uomo degli Stegocrati, un abile attore messo lì a recitare la parte del dissidente, del fomentatore di rivolte popolari (“Il sistema non crea soltanto la dissidenza violenta, crea anche quella pacifica. Ne è un esempio, ormai tristemente noto, il popolare personaggio Beppe Grillo”). Secondo te la sua utilità sarebbe quella di “rendere sterili le proteste giovanili dovute al malcontento e alle ingiustizie.”, cioè di neutralizzare quei pochi che vorrebbero ribellarsi al sistema incanalandoli in un movimento di protesta che non porterà a nulla.
Io sono in disaccordo con la tua valutazione di Grillo. In primis perché i tuoi giudizi non sono suffragati da ragionamenti che attingono a fatti (cosa che invece tu fai SEMPRE nei tuoi post).
Ad esempio potrei osservare che molti dei ragazzi dei famigerati meetup non militavano in partiti politici. Condizione necessaria a mettere su una lista civica col bollino di Grillo è appunto non essere mai stati iscritti ad alcun partito. Conosco personalmente ragazzi che collaborano attivamente con i meetup ma che mai prima avevano provato ad impegnarsi sul fronte politico proprio perché non si fidavano dei partiti. Quindi semmai Grillo ha dato voce a molti giovani che prima non avevano voce, non ha incastrato in “sterili proteste” dei giovani che magari senza di lui stavano già facendo qualcosa di buono per ribaltare gli stegocrati.
E qui vorrei dirti che la mia non è una difesa di Grillo, perché personalmente non mi fido di lui. So che deve esserci qualcuno dietro che in parte gli dice cosa fare, in parte lo protegge.. Non so chi siano costoro. Qualcuno vocifera la Casaleggio Associati, con il suo strano occhio iscritto nel triangolo, noto simbolo esoterico.
Non so chi sta dietro Grillo e non so a cosa mirano.
Tu cosa ne pensi? Quali sono le tue ragioni?

Ciao.
Paolo

Antonella Randazzo ha detto...

La faccenda di Grillo è complessa, scriverò presto un post per spiegare meglio la mia asserzione.

paolo russo ha detto...

Ciao Antonella,
come Paolo,neppure io condivido le critiche a Beppe Grillo,
perlomeno,non in questi termini.
Se poi, ci saranno prove che dimostreranno la cattiva fede del comico genovese ne prenderemo atto.

Per il resto l'articolo illustra perfettamente la realtà di questo
sistema basato sulla menzogna.
Ricordo,ad esempio, di aver letto recentemente un
episodio avvenuto nel 2002.
Alla Conferenza dell'Onu sull'ambiente di Johannesburg l'allora presidente francese Chirac ha dichiarato:"La casa brucia e noi intanto guardiamo da un'altra parte".Parole sante.Purtroppo,mentre pronunciava questi discorsi,i suoi uomini,dietro suo mandato,lavoravano all'Unione europea affinché il Gaucho e il Paraquat,terribili pesticidi che uccidono le api,provocano il cancro negli uomini e li rendono sterili,non fossero iscritti nell'elenco dei prodotti proibiti.
Ancora una volta,nella logica perversa di questo sistema,chi denuncia il crimine è anche colui che lo ha commesso.

Ovviamente, per mettere fine a questo
sistema c'è bisogno di un cambiamento radicale che metta al centro della vita umana altri significati e altre ragioni d'essere.

Antonella Randazzo ha detto...

Carissimi,
non bisogna certo allarmarsi se si possono avere opinioni o punti di vista diversi su alcuni aspetti, ricordiamoci che è il sistema attuale a propugnare il "pensiero unico", che ci induce a metterci gli uni contro gli altri e a disprezzare quelli che hanno idee diverse da noi.
Non siamo cloni e dunque è del tutto naturale avere la propria mente, la propria sensibilità e le proprie opinioni.
La questione sta nel confrontarsi con la verità quando essa viene a galla.
La faccenda di Grillo, come ho già scritto, è assai complessa. Tenete conto che essendo indipendente (non percepisco denaro da nessuno per scrivere quello che scrivo) non ho alcun interesse ad essere "pro" o "contro" Grillo ma semplicemente voglio dire la verità su di lui, come la dico su altri.
Mi limito a considerare i fatti, che chiarirò nel prossimo articolo. Ovviamente, poi ognuno potrà pensarla come meglio crede.

Antonio Candeliere ha detto...

Gli argomenti che tratti, sono interessanti, ma li devo analizzare meglio. A presto

paolo russo ha detto...

Nell'attesa dell'articolo,Antonella, una cosa possiamo dirla con certezza,ed è, questa:quanto sono utili questo tipo di manifestazioni(no-cav-day,v-day e simili)
per creare un modello per il cambiamento,o
per instillare nelle persone coscienza individuale che,permetta ad ogni singolo individuo di comprendere la realtà che lo circonda?
La risposta mi sembra scontata:Di scarsissima utilità...

nwo-truthresearch ha detto...

A proposito della tua citazione:
"Per poter meglio rappresentare “l’uno e l’altro”, gli stegocrati utilizzano le

logge massoniche e organizzazioni di vario genere, dalle finte ONG alle associazioni

con finalità apparentemente economiche. Questi luoghi serviranno a far riunire

diverse persone, che apparentemente saranno investite di cariche autorevoli, ma in

realtà avranno il compito di proteggere gli interessi di alcuni e controllare il

territorio. In altre parole, i controllati saranno gli stessi controllori, coloro

che dovranno fare chiarezza sulle stragi o su strani omicidi saranno gli stessi che

avranno l’incarico di occultare la verità."

Io ho militato per un pò nel movimento umanista sperando di fare qualcosa di

positivo per gli altri. Dopo un pò ho iniziato a pormi alcune domande e a fare

alcune ricerche sul capo del Movimento, Mario Rodriguez Cobos Silo. Ho iniziato a

parlarne con qualche militante ma il risultato è stata la completa chiusura nei miei

confronti tranne qualche amico alla base del movimento. Pare che anche qui se

critichi il Leader Maximo, come minimo non ti considerano e non ti chiamnano più.
Vedi lo scambio di opinioni che ho avuto in passato con un ragazzo rappresentante

del movimento al link sotto:
http://cecio.krur.com/2008/02/25/intervista-a-silo/

Gradirei avere un tuo commento al riguardo e vorrei sapere se hai approfondito o

vorresti approfondire la figura di Mario rodriguez cobos Silo, il cui movimento

umanista stà avendo sempre più un impatto importante nel nostro territorio
Cordiali saluti
Federico Traverso

Antonella Randazzo ha detto...

Conosco il gruppo umanista e ho letto Silo,
quello che penso è che quando un personaggio si erge al di sopra degli altri vuol dire che si sta ponendo come autorità (seppure morale o spirituale), e questo non è giusto per la crescita interiore. Nessuno è superiore ad un altro, anche perchè la crescita è sempre strettamente individuale e dipende dalle risorse interiori. E' vero che gli altri ci possono aiutare, così come noi possiamo aiutare gli altri, ma non bisogna mai ergersi ad autorità sugli altri.
Molti umanisti sono in buona fede, ma altri, quelli che stanno in alto non credo lo siano, e probabilmente vogliono canalizzare e manipolare i buoni sentimenti di chi aderisce al loro gruppo.
Addirittura qui a Milano i gruppi vengono tenuti separati fra loro sulla base della zona della città, non capivo perchè, adesso penso che fosse per rendere sterili i propositi, o forse per evitare che si formi un gruppo numeroso che voglia attuare importanti iniziative.

nwo-truthresearch ha detto...

Grazie per la tua pronta risposta. Anch'io la penso così.
Penso che alla base ci sia tanta brava gente; ma penso che ci sia una tecnica al vertice che inibisce lo sviluppo di questa grande energia, nel senso che tutta questa brava gente si sente fare continue "romanzine" dai depositari della "giustizia" e della "verità" e della "bontà" che inibisce il libero sviluppo della personalità e della coscienza critica. Alcuni abbandonano, altri dicono che è meglio di niente; cioè ad esempio per la difesa degli immigrati. Io penso però, al di la delle iniziative positive che qualche gruppo può portare, tutto è preso a pretesto per inculcare la nuova fede morale dai maestri agli adepti e noi saremmo i nuovi adepti per il nuovo culto.
Quindi non si affrontano i problemi per risolvere tali problemi, come ad esempio la repressione degli immigrati, ma con la scusa di tali problemi si vuole canalizzare fascie di popolazione verso la nuova fede per aumentare il proselitismo.
Mi piacerebbe sapere oltre a quello che mi hai risposto, se hai fatto delle indagini tra Silo e Massoneria Globaista
Ciao
Cordili saluti
Feerico Traverso

Antonella Randazzo ha detto...

Sinceramente, non ho mai approfondito l'argomento, anche se alcune cose non mi tornavano, come ad esempio il fatto che Silo in pochi anni si sia arricchito a tal punto da non dover più lavorare e poter fare una vita spensierata insieme alla propria famiglia.
Non mi risulta fosse ricco prima di fondare il gruppo, è tipico di chi riceve un incarico da chi sostiene il sistema: dato che risulterà utile al sistema riceverà molto denaro.

Alex ha detto...

Cara Antonella,
ti faccio i complimenti per il bellissimo post e passo subito al nocciolo: non credi che sia ora di agire? mi spiego meglio: con i tuoi articoli per una persona a cui apri gli occhi ce ne sono migliaia che la tv continua a prendere per i fondelli e a distrarre...non è ora che noi utenti dei blog ci uniamo e facciamo una bella manifestazione per fatti nostri? possiamo creare una newsletter dove esponiamo la situazione mondiale (magari scritta da te con parole chiare e concise) e dove chiediamo di aderire ad una eventulae manifestazione quando, che ne so, si raggiungeranno mille iscritti e tutti noi del blog la facciamo girare nel web chiedendo agli altri, se vogliono, di appoggiarla...quando raggiungeremo le mille adesioni sceglieremo un giorno e, SENZA APPOGGI POLITICI, faremo la manifestazione a roma...saremi ignorati? fa niente, il giorno della manifestazione riprenderemo il tutto con le videocamere e nei giorni successivi diffonderemo il tutto nel web, chedendo a chi guarda di aderire alla newsletter se è d'accordo e così via...poi periodicamente o, che ne so, quando saremo 100000 scenderemo di nuovo in piazza e così via, sempre senza appoggi politici...dobbiamo uscire dai blog, dobbiamo farci vedere e sentire...un video su youtube può raggiungere molte più persone di un semplice articolo ed essere più efficace se montato bene...dobbiamo usare le loro stesse armi, e farlo prima che riescano a porre sotto controllo la rete e youtube (in giro per il web ci sono molte indiscrezioni su ciò). Un esempio da seguire può essere byoblu: cercate i suoi video su youtube...solo che byoblu guarda molto all'italia e poco al mondo...che mi dici Antonella? che mi dite amici del blog?

Ulisse ha detto...

http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=1079&Itemid=1

Un articolo del dott. Montanari su Grillo, può essere d'aiuto a chi non ha ancora compreso i danni dei leader
e delle pecore che si radunano all'interno del relativo recinto.

paolo russo ha detto...

Interessante questo breve scambio di messaggi con Federico,soprattutto,perché
pone interrogativi stimolanti.
Sappiamo,ad esempio,che in quasi tutte le formazioni,gruppi e organizzazioni ci sono persone in buona fede,spesso, quelli che stanno alla base,mentre altri,più altolocati, approfittano della loro posizione per il proprio tornaconto.
Ora,la cultura massificata scoraggia,
quando addirittura non distrugge ogni progetto di crescita personale,di contro spinge le persone verso l'adesione a qualche gruppo o gregge.
Per dirla con le parole di Freud:il gruppo"desidera essere governato con forza priva di restrizioni;esso nutre una passione estrema nei confronti dell'autorità:..Il padre primordiale è l'ideale del gruppo che governa l'io anziché l'ideale dell'io".

La domanda che ti pongo,Antonella,è questa:Quali possono essere i metodi migliori per contrastare questo fenomeno?

rocco ha detto...

Credo che il problema non sia di chi promuove cosa fare ma ciò che si fa. Come hai citato nell'articolo i potenti promettono fra 30 anni che le cose cambieranno quando loro saranno sicuramente morti visto l'età che si ritrovano. Grillo si o no, qualcosa ha fatto anche se fattivamente nulla sembra accaduto, molte più persone si sono accorte di qualcosa che non va dal nord al sud attraverso la rete. Il pensiero unico è pericoloso ma unisce quando c'è da combattere o sopprimere. Ora cosa fare per non cadere nella rete dell'uno e dell'altro? Solo quello che uno sa fare e farlo al meglio direzionando lo sforzo a far funzionare le cose. L'azione pacifica poi la prediligo anche perchè il popolo non sa fare la guerra, ci vogliono gruppi specializzati per farla e gente pronta ad uccidere, mentre in genere i protestanti vogliono il contrario. Dunque sembrerebbe che siamo in un vicolo cieco ma fino a quando le persone rimarranno inermi? La storia ci insegna che prima o poi quando le cose vanno molto male automaticamente e naturalmente la gente si ribella, moriranno persone per la libertà, il burattino politico verrà ucciso per poi iniziare un nuovo ciclo.
Bè se le cose stanno così a che serve angosciarsi? Se proprio qualcuno ha intenzione di liberare il mondo allora dovrebbe distruggere tutti i pc del mondo compreso quelle poche famiglie che lo comandano e gestiscono. Questo è impossibile. Oggi chi lavora sa che è un perdente perchè non ha sbocco la sua voglia di cambiamento se non in qualche azione che cambierà solo la sua di vita ed in peggio. L'unica soddisfazione il principio? Non ne vale la pena, ma per sopravvivere però la storia cambia.
Chi ha raggiunto il potere non ha nessuna intenzione di perderlo ma lo perderà qundo crederà il suo un potere eterno.
A tutti dico che il vero potere è l'amore, qualcuno pensa il contrario ma pochi sono quelli che amano veramente.

Antonella Randazzo ha detto...

Le domande che mi ponete io praticamente me le pongo tutti i giorni.
Per me il punto essenziale è fare qualcosa di buono e di utile per la mia crescita e per quella degli altri.
Il problema non è facile e credo che lo argomenterò in futuro meglio in qualche post.
Per adesso posso dirvi che il primo passo è sempre quello di diventare consapevoli di se stessi e di come gli inganni del sistema ci condizionano. Credetemi, questo è fondamentale, sia perchè non si può cambiare nulla senza una profonda consapevolezza, sia perchè smascherati alcuni inganni gli stegocrati sono pronti a metterne in atto altri se non diventiamo davvero "svegli".
In un secondo tempo occorre, come dice Rocco, amare. Occorre ricordare che il potere consiste nella crescita interiore e nell'amore verso tutti. I pensieri di amore (di vero amore) sono energia molto potente, per questo il sistema attuale utilizza così tante tecniche per potenziare le divisioni e l'odio.
Mi sono tante volte interrogata anche sulla possibilità di organizzare qualcosa di concreto, per "uscire dai blog" come dice Alex, ma si tratta di un'operazione più complessa di quello che sembra, sia perché io e altri bloggher non facciamo parte dello "star system" e dunque non siamo personaggi che richiamano vaste partecipazioni, come Grillo, sia perché occorre organizzarsi per divulgare la notizia delle iniziative e soprattutto far capire l'importanza di fare qualcosa davvero in libertà.
Poi bisognerebbe anche chiedere il permesso al comune della città scelta (Roma?) e dato che non abbiamo affiliazioni politiche non è garantito che ce lo diano. Comunque non rigetto l'idea: se vogliamo organizzare qualcosa si potrebbe cercare di capire quando e come.

Alberto ha detto...

Io un'idea ce l'avrei.
Ho visto recentemente Fernando Rossi, insieme a Monia Benini e Claudio Messora, che forse darà voce alla causa PBC utilizzando le sue capacità comunicative (vedi sito bioblu). Ma la novità più interessante è l'idea di Rossi di superare la mancanza di quattrini, paralizzante di qualunque iniziativa, attraverso una società a fine di lucro da destinare alla gestione della lista civica nazionale PBC. Non fraintendiamo, gettando via il bambino con l'acqua sporca. Quest'impresa si dedicherà allo sviluppo dell'utilizzo capillare delle energie alternative e della filiera corta nell'alimentare tipo GAS. Perciò solo obiettivi nella direzione del bene comune. In questo modo si possono evitare gli inquinamenti morali delle altre forme di finanziamento, sia pubbliche che private.
Mi sembra già meglio dell'idea di Giulietto, ma sulla stessa linea, ovvero combattere il mostro sul suo terreno, altrimenti si resta nel mondo dei sogni, ma mettendo in primo piano la priorità del non farsi contaminare dalle logiche di quello stesso terreno, dalle storture del sistema economico, causa ed effetto della sindrome Titanic che stiamo vivendo sulla nostra pelle. Non è la politica e l'economia il problema, ma la strumentalizzazione che se ne fa, negandone il significato vero.
Se l'unica via di salvezza, l'unica speranza di salvare il nostro mondo è quella di ricominciare dal basso e ricominciare da zero, allora cominciamo subito riscoprendo le vere necessità di tutti, per tutti e per ognuno.
Se poi le previsioni catastrofiche, come sembra, si vanno via via concretizzando, a maggior ragione questa è l'unica strada percorribile per riprenderci la nostra vita.
Le critiche a Grillo e Di Pietro le trovate dettagliate sul blog di Montanari. Anche questo torna. Quindi conosci te stesso, ma per riconoscerti nel tuo prossimo.
E' una speranza e un'opinione che vorrei condividere.
Ciao
Alberto

Unknown ha detto...

Sembra come se tutti agiscano per il proprio tornaconto personale, tornaconto sempre materiale, economico, di potere.
Mi sembra ovvio che Berlusconi e il suo clan pensino sempre a spartirsi la torta del potere. Idem i politici di centro e di sinistra.
Emerge una nuova forza (Italia dei Valori) e anche qui sembrerebbe che lo scopo di fare soldi e ammassare potere sia primario.

Passando poi alla sponda degli artisti/intellettuali (comici, giornalisti, scrittori, cantanti, musicisti, ecc., c’è Beppe Grillo che, da varie fonti, risulterebbe essere un burattino manovrato da poteri occulti. C’è lui, ma potrei citare tanti altri esempi.

Prendiamo poi i vari movimenti spirituali: i "maestri" che ne sono a capo sono invariabilmente degli intoccabili, incontestabili... guai a farsi venire il minimo sospetto!!!! Con lo starci dentro scopri pian piano (se hai un minimo di senso critico) che più che alla spiritualità si pensa solo alla ripartizione del potere e del denaro (Comunione e Liberazione ne è un valido esempio, ma potrei farne una bella lista!).

Non contiamo poi i delinquenti dichiarati: i mafiosi, i camorristi, ecc…

Pensiamo poi alla massa sconfinata di coloro che ignorano tutto di tutto (tranne gli sconti al centro commerciale) e che si sentono contenti di esistere perchè hanno acquistato il cellulare nuovo!!!

Ma tornando al quotidiano, quando vedi che anche il tuo vicino di casa, il collega di lavoro, l’amico, ecc. agiscono guidati dalla sola logica del potere e del denaro ti chiedi:
ma dove sono capitato?
Che ci faccio su questo pianeta?
Possibile che di persone realmente oneste ce ne sia soltanto uno sparuto gruppo? Sparuto e che ogni giorno perde pezzi…

Mi chiedo (e ti chiedo): esistono ancora persone libere? Sono mai esistite?

Io spero che tu sia una di queste… salvo scoprire tra qualche tempo che anche tu trami silenziosamente nell’ombra…

Con affetto, Michele

Antonella Randazzo ha detto...

Stai certo che non tramo nell'ombra, tant'è che soltanto pochi mi conoscono, non appartengo alla "cultura di massa" e il mio conto in banca non è particolarmente florido.
Queste sono le caratteristiche delle persone oneste, che agiscono perché credono nei valori umani, e mettono questi valori in cima a tutto.
Esistono molte persone così, credici, alimenta la fiducia negli altri pur sviluppando anche la capacità di riconoscere i truffatori.

Cinzia ha detto...

Sono caduta in questo blog dopo aver letto l'articolo di Antonella sul sito di comeDonChisciotte e siccome non è frequete di questi tempi trovare chi è capace di riconoscere e ha il coraggio di denunciare l'insidia dei falsi miti senza per questo schierarsi in linee ben più insidiose, eccomi qui, portata dal filo della ricerca della fonte.
Bene, finalmente un angolo di pianeta sano.
Ora, prima di tutto faccio i miei complimenti ad Antonella per il suo bellissimo, argomentato e pienamente condivisibile post, ma anche a tutti i frequentatori del blog per i loro commenti. E' bello sentirsi umana tra gli umani. Poi confesso che sono arrivata fino a qui per chiedere ad Antonella il permesso di linkare il suo aticolo su un'altro blog a cui partecipo, di tutt'altro genere e natura, ma anche quello frequentato prevalentemente da umani disposti al dialogo (cosa rara) e all'ascolto (cosa ancora più rara).
Il blog è Uguale per tutti.
L'annuncio scritto in calce al tuo articolo mi ha messo in guardia dal farlo senza chiederlo e così, eccomi qua. Contenta di esserci capitata.
Diciamo che sono una risvegliata con pillola rossa dal caso Barnard (che immagino conoscerete) e da allora vado sempre alla ricerca dei simili per discutere in libertà le possibili strategie di reale nuovo impegno e non le solite sterili firme di appelli o petizioni o referendum o di manifestanti inKazzature circolari, tanto inutili quanto strumentali.
Rilevo con piacere che qui c'è del fermento d'idee e spero non vi dispiaccia se verrò a trovarvi d'ora in poi.
La crescita personale e la consapevolezza profonda dei propri meccanismi così come il riconoscimento della trama dei massimi sistemi è l'unica salvezza e certamente l'unica lotta che si può davvero vincere. Il resto passa attraverso la testimonianza piccola (forse misera rispetto alla totalità), ma fondamentale della propria vita. Siamo gocce apparentemente uguali ma in realtà distinte che possono creare un oltre-mare e che non devono mai cedere al mar-asma.
Ringrazio Antonella se vorrà darmi il suo consenso.

Un saluto a tutti
Cinzia

Cinzia ha detto...

Perdonami, ma leggendo ed esplorando il tuo blog alla fine ho fatto confusione. L'articolo che volevo linkare e per cui ti chiedevo consenso non è questo sotto il quale ho messo il commento, ma, come avrai capito dal percorso spiegato che mi ha potato qui, è quello su La protesta ieri e oggi. Non che questo non meriti, anzi.

Antonella Randazzo ha detto...

Ok,metti linka pure quello che hai scelto.

Unknown ha detto...

Ciao Antonella,complimenti per il blog.Per quanto riguarda i tafferugli del g8 mica hai qualche link o fonte che possa davvero dimostrare che i black block fossero davvero pilotato da altri,magari come affermi dalle stesse forze dell'ordine.Sarebbe importante,potrei in qualche modo iniziare a spiegarmi quei giorni.Ti ringrazio di cuore.Enzo

Antonella Randazzo ha detto...

Prova a leggere l'articolo "La dissidenza e il G8"
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2007_09_01_archive.html

leggi anche qualche libro indicato nella bibliografia e troverai quello che cerchi.

Unknown ha detto...

Ciao e grazie mille,mi appresterò a leggere questi libri.
Ti volevo chiedere (forse è una domanda banale) se anche le bibliografie e i libri,gli articoli pubblicati nelle note sono coperti d copyright.Son davvero felice di aver scoperto questo blog,pensavo che scrittrici come te nascessero solo in Canada!Ciao,
Enzo

Antonella Randazzo ha detto...

Devi verificare caso per caso, il copyright è in tutti i libri e in alcuni articoli fra quelli che indico.

Unknown ha detto...

Forse non mi ha capito,volevo chiederti se la pubblicazione dei titoli dei libri contenuti (e relativo editore) nella bibliografia e la pubblicazione dei titoli degli articoli (anche solo il nome del giornale con relativa pagina e data)poteva essere soggetto anche a copyright;non stavo parlando di pubblicare estratti di questi libri o articoli.

Antonella Randazzo ha detto...

In questo caso non c'è alcun copyright sui materiali citati nè sulla bibliografia.