Con la motivazione di voler "migliorarne la competitività a livello internazionale" i mercati finanziari sono stati sempre più concentrati e deregolamentati, con la conseguenza che la Borsa è diventata un luogo di saccheggio impunito per le grandi banche, che operano attraverso istituti creati e protetti dai governi. In tal modo risulta sempre più facile per un ristretto gruppo di persone, avere la possibilità di controllare un enorme flusso finanziario, e creare "crisi" o "espansione" a piacimento. Sono state messe al bando possibili leggi antitrust, controlli da parte di organismi indipendenti, o regole chiare che limitino il potere delle banche e sanzionino in modo serio tutte le loro truffe. La parola "competitività" è diventata la formula magica per la creazione di un sistema caotico e privo di regole, ma controllato dall'alto da un gruppo di persone, che, oltre ad impadronirsi del grosso della torta, si curano a che tale sistema non trovi alcun ostacolo ad espletarsi. Il mercato "globale" viene dunque ad essere quel mercato in cui poche persone possono avere un potere finanziario e di controllo delle economie mai avuto prima nella Storia del pianeta.
Il Decreto legislativo detto “Eurosim” , n.415 del 23 luglio 1996 (entrato in vigore il 1° settembre 1996), ha adattato il mercato mobiliare italiano alle regole imposte a tutti i paesi europei. Si trattava di privatizzare e riorganizzare i mercati, in linea con le caratteristiche del nuovo assetto, dominato dal potere illimitato delle banche e caratterizzato dall'ampliamento del mercato, possibile grazie all'uso delle nuove tecnologie.
Con la delibera n. 10464 del 23 gennaio 1997, la Consob ha approvato la creazione, da parte del Consiglio di Borsa, della “Borsa Italiana S.p.A.”, che acquisirà il compito di organizzare e gestire la Borsa valori, il mercato ristretto e il mercato per la negoziazione degli strumenti finanziari previsti dall’articolo 1, comma 1, ossia i "contratti futures su strumenti finanziari, su tassi d’interesse, su valute, su merci, e sui relativi indici, anche quando l’esecuzione avvenga attraverso il pagamento di differenziali in contanti".
Tale società privata con fini di lucro, come le altre europee e statunitensi, non subisce controlli né regolamentazioni pubbliche, essendo l'intervento pubblico limitato alla "vigilanza" e alla "procedura di autorizzazione". In altre parole, le Borse possono utilizzare metodi informatici complessi, oppure conoscenze psicologiche e sociologiche, o diffondere informazioni attraverso i media allo scopo di lucrare, ossia di sottrarre denaro alle famiglie, alle imprese o agli Enti, senza incorrere ad alcuna sanzione. E' una rapina legalizzata e mascherata.
Si parla di "conflitto di interesse" quando non c'è separazione fra chi ha la proprietà, chi fa le regole e chi "vigila". E' il caso lampante del sistema Banche e del sistema Borsa, in cui chi possiede la società, crea le regole e gestisce il mercato, è anche chi emette titoli, chi stampa il denaro e chi decide il valore di tutte le emissioni, attraverso sofisticati metodi tecnologici.
Molti credono che sia la collettività a creare la realtà della Borsa o dell'economia, credendo alla teoria dell'incontro fra domanda e offerta, oppure alle teorie sull'espansione o sulla contrazione dei mercati. In realtà tutto questo è una colossale truffa, in quanto la collettività non possiede né sovranità monetaria, né esiste un mercato libero in cui ognuno può gestire la propria attività senza il sostegno bancario. Dunque i banchieri possono fare il buono e il cattivo tempo per le imprese e per i cittadini, avendo le redini dell'intero sistema.
Il decreto Eurosim, come anche il Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (TUF), il decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998, e la Delibera Consob n. 11522 del luglio 1998, avrebbero dovuto evitare i disastri finanziari che hanno danneggiato molti investitori italiani: il deprezzamento dei bond argentini in seguito al crollo la Repubblica Argentina nel dicembre 2001, il crack Parmalat, Cirio, ecc.
Con la nuova situazione finanziaria, le possibilità di crack sono enormemente aumentate. La mancanza di regole chiare e certe relative alla tutela del risparmio e alle tipologie di investimento e di indebitamento, hanno favorito illegalità e truffe. In Italia, dal 1984 al 1996, i crack delle società finanziarie hanno interessato 234.740 persone per cifre intorno ai 5.160 miliardi di vecchie lire (senza contare i crack degli anni successivi, come Parmalat e Cirio). Quasi sempre i responsabili non pagano o hanno pene irrisorie, e anche gli organismi di "tutela" dei risparmiatori la fanno franca.
E' stato creato uno pseudo-capitalismo, basato sulla finanza, caotico nelle regole e nelle responsabilità, e con un vertice occulto che manovra gli eventi a proprio piacimento e secondo i propri interessi. Tutto ciò ha svilito la realtà economica dei lavoratori e delle piccole e medie imprese, annullando i reali obiettivi di crescita e di sviluppo delle nazioni.
Per svegliarsi dal condizionamento occorre chiedersi: "chi detta le regole?", oppure "chi impedisce che le cose possano cambiare utilizzando i media e il controllo politico?"
La creazione di mercati finanziari confusi e complessi è funzionale al potere dei banchieri, che rendendo tali mercati instabili possono a piacimento farli crollare e assorbire altre risorse finanziarie, sottraendole ai risparmiatori, e accrescendo la penuria di valuta circolante. Dietro tutti questi traffici finanziari c'è il vuoto, l'inganno, la truffa. Una truffa che ha un costo sempre più alto per le persone comuni.
Finché crederemo che la realtà sia frutto della libera scelta umana o che ci sia una razionalità nell'attuale sistema finanziario, risponderemo alle loro sceneggiate in modo conforme alle loro aspettative. Ma se decideremo di capire qual'è la vera realtà, allora inizieremo ad essere mentalmente attivi e a chiederci "chi decide ciò che ha valore?", "in base a che cosa?", "chi ha ridotto l'economia ad sistema centralizzato creato per controllare, affamare o corrompere?"
Quando diventeremo consapevoli della realtà non reagiremo più in modo stereotipato alle loro manipolazioni, e percepiremo il livello d'inganno che c'è nei nostri telegiornali o nei discorsi dei nostri politici. Percepiremo il bisogno viscerale che questo sistema ha di condizionare e manipolare, per poter continuare a sopravvivere. Capiremo anche che l'attuale sistema di potere esiste perché consentiamo che esso esista, con la nostra delega delle responsabilità e la disponibilità a crederlo un sistema accettabile o insostituibile.
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PER APPROFONDIRE
CRBM/Manitese (a cura di), "Tutte le bugie del libero commercio", Terredimezzo Editore, 2005.
De Simone Domenico, "Un’altra moneta. I Titan, la rivoluzione della finanza", Edizioni Malatempora, Roma 2003.
De Simone Domenico, "Parmacrack - non piangete sul latte versato", Malatempora, Roma 2004.
Randazzo Antonella, "Dittature. La Storia occulta", Il nuovo Mondo, Padova 2007.
Salanitro Niccolò, "Società per azioni e mercati finanziari", Giuffrè, Milano, 1998.
Tarquini Bruno, "La moneta, la banca e l’usura", Ed. Controcorrente, Napoli 2001.
NOTE
1) Sargant William, "Battle for the Mind: A Physiology of Conversion and Brain-Washing", Baltimore, Penguin Books 1961.
2) Chomsky Noam, "Capire il potere", Il Saggiatore, Milano 2007, p. 468.
14 commenti:
Ottimo articolo Dott.sa Randazzo.
Da lei, ormai, non mi stupisce più nulla, pubblica articoli su ogni argomento: storia, econmia, finanza, colonialismo etc etc.
Consiglierei a lei e a tutti i la visione del video del parlamentare di AN Bontempo. http://www.youtube.com/watch?v=6e2TFVKyvrQ
Egli ha proposto alla Camera il problema del Signoraggio, ma il noto Fausto Che Bertinotti non l'ha neanche considerato!!!
Poi volevo raccontarle un'episodio capitatomi: ad una cena ho chiesto ad un Direttore di banca che cosa ne pensasse del Signoraggio. Il Direttore mi ha risposto che era giusto che le Banche percepissero i frutti del signoraggio perchè PRESTAVANO UN SERVIZIO. Io gli ho risposto: ma già non prendono già tariffe esorbitanti (5 €per un bonifico!!!)? Mi ha detto di non pensare a queste cose, tanto il mondo non si può cambiare....Sono rimasto sconvolto, non tanto dalla risposta del Direttore, ma dai commensali che non hanno detto nulla, anzi gli davano ragione!
In che posto andremo a finire???
Avrebbe potuto dire all'esimio Direttore che nessun servizio al mondo costa così tanto, e non soltanto in denaro ma anche in sofferenza e vite umane.
Non si stupisca della passività della gente e dei forti tentativi di convincerci che nulla potrà cambiare.
La verità è che le cose non potranno rimanere sempre tali, e anche coloro che oggi sono passivi o accondiscendenti saranno costretti a ricredersi.
La libertà nasce dalla conoscenza:io spesso a matita scrivo sulle banconote frasi tipo "il signoraggio ci rovina" oppure semplicemente www.signoraggio.it..Forse non servirà a niente, ma provare non costa nulla.Ciao Antonella, e grazie ancora per lo spazio che dedichi a questi argomenti.WAlter
Un altro suggerimento credo utile per tutti : cerchiamo di "consumare" di meno, freghiamocene del macchinone, del televisore a cristalli liquidi, del navigatore satellitare e di altre minchiate del genere se non possiamo permettercele, non facciamoci imprestare soldi dalle banche e dalle finanziarie per acquistare queste cose. Vivremo bene lo stesso anche senza, e alla lunga ci sentiremo più felici.
"Quando il funzionamento della macchina diventa così odioso...dovete gettarvi con tutto il corpo sulle ruote,sugli ingranaggi,sulle leve,sull'intero apparato della macchina,e dovete fermarla a tutti i costi"(Mario Savio,leader del Free Speech movement-1964-)..Abbiamo un precedente da non sottovalutare ed è il rifiuto dell'Argentina di aderire alle condizione imposte dal Fmi in occasione della crisi del 2001,forse il primo impulso alla decadenza di questa istituzione,paragonabile alla peggiore dittatura..Come disse Arundhati Roy.."Un altro mondo non e' soltanto possibile,sta già arrivando.Forse molti di noi non saranno qui' a salutarlo,ma in un giorno di quiete,se ascolto attentamente,posso sentirne il respiro"...athome
Un giorno volevo organizzare una festa privata a scopo di lucro. Con i miei risparmi affittai la sala, i musicisti, comprai il buffet e mi accordai con il personale specializzato e quindi andai ad ordinare 300 biglietti dal tipografo per venderli al valore di venti euro. Quanto può costare un fogliettino pubblicitario con sopra scritto venti euro mi chiesi: 50 centesimi al massimo o un euro a voler essere esoso. La sorpresa fu quando il tipografo mi chiese 6000 euro. Bene quel tipografo era ed è una banca. Io ci misi il capitale raccolto col mio lavoro la banca solo l'inganno di farmi credere che ciò che stavo facendo era ed è legge dello Stato. Ma non è così, la legge non dice di fare così, questa era ed è una truffa.
Ciao Antonella, sono felice perchè di questo problema non si deve mai stancarsi di parlare. Ognuno di noi in famiglia, con gli amici, con tutti deve ricollegare ogni problema a questo che ne è la fonte. Ci vuole un passaparola continuo,con un sms o e-mail a tappeto anche se è riduttivo. Ho visto che oggi, anche personaggi "antipoteriforti" come Santoro,Travaglio,Funari o Grillo(ne ha parlato qualche anno fa), non parlano di questo direttamente anche se ci vanno vicino e non so se per paura di perdere "potere di acquisto" o di perdere la vita, non li si può accusare certo di non fare niente per il popolo ma come al solito la verità non concilia con i soldi e soprattutto con l'intera informazione della realtà. Non so come fa Travaglio a non parlarne adducendo scarsa informazione personale in economia quando poi ha fatto le pulci a Berlusconi per una vita e anche bene visto che da questo ha ottenuto fama e successo. Questo funziona perchè se parlo male della dx la sx mi protegge e mi finanzia e mi fa apparire in tv ed è vero anche il contrario.Se invece si parla male di tutti e due, in fatti quando Grillo è andato in piazza per indire una petizione che era a favore di tutti lo hanno attaccato da tutto il mondo politico che "conta".
Vorrei dire a chi legge che non basta capire ma farsi capire dal prossimo quando si parla di "economia". L'on. Bontempo ha fatto con coscienza la sua funzione di polico quello che molti, ma per ora ancora pochi, dicono solo a voce: vedi Di Pietro prima della elezioni 2006.
Allora che fare? Siamo noi i responsabili della nostra "depressione" e quindi se vogliamo che il mondo politico cambi o qualcosa cambi come al solito siamo noi che dobbiamo farlo, tanto loro faranno quello che vogliono e quindi vincerà sempre chi non molla. Attenti quindi quando vi indebitate per cose di cui potreste farne a meno, attenti quando andate a votare, attenti a non ingannare per prima voi stessi. Sembra banale ma è li' che loro vi aspettano al varco. Pensare più col cuore che con la testa o il sesso, poi si può creare un nuovo destino come fa un cuore innamorato veramente senza paura di amare o di soffrire di amore perchè appunto l'amore è senza paura e senza inganno.
Buon lavoro Antonella sei una sempre una stella polare per chi vuole ritrovare la strada della realtà.
Riguardo alla strana impunità della Goldman Sachs, non dovrebbe stupire nessuno. Il suo potere in Italia è tale da aver addirittura imposto come nuovo governatore il suo ex(?) dipendente Draghi.
Draghi non lavora nemmeno per le banche italiane, ma è qui per scardinare il truffaldino sistema fianziario settentrionale a beneficio dell'altrettanto truffaldino sistema finanziario-massonico inglese.
Saluti!
Ciao Antonella ...volevo solo avvisarti che alcuni giorni fa ho ordinato alcuni libri su Ibs tra cui i tuoi"Bambini Psico-programmati e La nuova democrazia..."il primo mi e' stato recapitato mentre il secondo,come la volta scorsa, e' risultato in ritardo e successivamente è stato cancellato...se riesci a scoprirne il motivo magari nel prossimo ordine potro' finalmente riceverlo..ciao da Paolo
ciao Antonella,
che dire quindi degli articoli della signora Fossaceca qui presenti?
http://www.politica-web.it/signoraggio/index.htm
Sul web esistono moltissimi tentativi di confondere e di non far comprendere il Signoraggio, oppure di sminuirne il peso.
Per capire bene il meccanismo invito alla lettura dei testi che ho indicato alla fine dell'articolo.
Risposta a Paolo
Purtroppo non saprei dirti qual'è il problema, però potresti ordinarlo su altri siti come
http://www.dvd.it/randazzo-antonella/ricerca/rcat-LIB/
oppure
http://www.libreriauniversitaria.it/libri-editore_Zambon+Editore-zambon_editore.htm
se ci fossero ancora problemi a reperirlo fammelo sapere.
Ciao Antonella.. ordinero' il tuo libro su uno dei siti consigliati..se mi dai qualche titolo interessante lo aggiungero'volentieri alla lista...grazie
Bravissimo Paolo, sei un grande esempio, se tutti gli italiani leggessero buoni libri come fai tu il paese non sarebbe in queste condizioni.
Infatti, l'ignoranza non ha mai migliorato nessuno, mentre la cultura e la riflessione sì.
Regalate libri a natale!!!!!!
Mi chiedi di indicarti qualche altro buon libro. Ce ne sono davvero tanti che varrebbe la pena di leggere, ad esempio (sicuramente alcuni li avrai già letti):
AA.VV., "Il libro nero del capitalismo", Marco Tropea Editore, Milano 1999.
Ahmed Nafeez Mosaddeq, "Guerra alla verità. Tutte le menzogne dei governi occidentali e della Commissione "Indipendente" Usa sull'11 settembre e su Al Qaeda", Fazi Editore, Roma 2004.
Bakan Joel, "The corporation. La patologica ricerca del profitto e del potere", Fandango, Roma 2004.
Batà Carlo, "L’Africa di Thomas Sankara", Edizioni Achab, Verona 2003.
Beck Ulrich, "Libertà o capitalismo", Carocci, Roma 2001.
Chomsky Noam, "Anno 501, la conquista continua: l'epopea dell'imperialismo dal genocidio coloniale ai giorni nostri", Gamberetti, Roma 1993.
Chomsky Noam, Vandana Shiva, Stiglitz Joseph E., "La debolezza del più forte. Globalizzazione e diritti umani", Oscar Mondadori, Milano 2004.
Crouch Colin, "Postdemocrazia", Edizioni Laterza, Bari 2005.
Gaja Filippo, "Il Secolo Corto - la filosofia del bombardamento. La storia da riscrivere", Edizioni Maquis, Milano 1994.
George Susan, "Fermiamo il WTO", Feltrinelli, Milano 2002.
Johnson Chalmers, "Gli ultimi giorni dell’impero americano", Garzanti, Milano 2001.
Kolko Gabriel, "Il libro nero della guerra", Fazi Editore, Roma 2005.
Li Vigni Benito, "Le guerre del petrolio", Editori Riuniti, Roma 2004.
Pilger John, "Agende nascoste", Fandango Libri, Roma 2003.
Pilger John, "I nuovi padroni del mondo", Fandango Libri, Roma 2002.
Sen Amartya, "La democrazia degli altri", Mondadori, Milano 2004.
Shiva Vandana, "Terra madre. Sopravvivere allo sviluppo", UTET, Torino 2004.
Shiva Vandana, "Vacche sacre e mucche pazze. Il furto delle riserve alimentari globali", DeriveApprodi, Roma 2004.
Nieto Clara, "Gringos. Cento anni d'imperialismo in America Latina", Nuovi Mondi Media, Bologna 2005.
Nocera Raffaele, "Stati Uniti e America Latina dal 1945 a oggi", Carocci, Roma 2005.
Buona lettura!
Antonella il discorso fatto per "ibs",vale anche per"libreriauniversitaria"..grazie per i titoli e a presto
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