giovedì

LA DITTATURA PERPETUA

Di Antonella Randazzo


Se volessi creare una dittatura perpetua mi curerei soprattutto che essa non sia così percepita. Istituirei un sistema di partiti politici, rigidamente controllati da me, facendo credere che si tratta di libera organizzazione politica dei cittadini.
Controllerei rigidamente i vertici di tali partiti, curandomi che gli adepti e i cittadini percepiscano l'esistenza di una libera scelta. Manterrei nell'oscurità il fatto che i partiti non saranno affatto istituzioni democratiche, ma formazioni rigide e autoritarie, con una struttura piramidale di potere. Chi sta al vertice, da me controllato, prenderà le decisioni più importanti e le imporrà a tutti gli altri in virtù del principio di autorità, curandosi che si possa creare affezione al partito grazie alla fascinazione ideologica o al senso di appartenenza.
Se qualche cittadino vorrà fondare un partito autenticamente libero mi curerei di metterlo fuori gioco con varie strategie, e questo rimarrà nascosto affinché tutti possano continuare a credere che il sistema dei partiti sia "libero".
Inoltre, mi impadronirei del controllo della maggior parte dei mass media, e attuerei una colossale propaganda per convincere che il sistema multipartitico è per sua natura "democratico", poiché permette a tutti di fare una scelta fra più formazioni, e soltanto se c'è un partito unico si deve pensare ad una dittatura.
Se volessi formare una perpetua dittatura mi curerei di dare potere alle persone inclini al narcisismo e all'egocentrismo. A coloro che saranno capaci di far diventare la finzione un'arte. Queste persone sapranno dire anche le più enormi bugie, e ometteranno, mistificheranno e imbroglieranno a tal punto che nemmeno loro stesse sapranno più ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Quando esse dovranno render conto ai cittadini, sapranno scaricare le responsabilità a qualcun altro. La colpa dei disastri sarà data al governo precedente, ad una vecchia autorità, o a fattori che dipendono dal sistema stesso, intesi come "forze maggiori".
Mi curerò che i politici sappiano che la loro elezione dipenderà dall'appartenenza a consorterie, logge e clan, e che non conteranno i meriti, quanto piuttosto la sottomissione al mio potere. I politici impareranno presto, se vogliono continuare ad esser tali, che anche dopo decenni di attività saranno poche le loro "libere" decisioni, poiché il mio sistema vede una montagna di deleghe e deresponsabilizzazioni, che faranno in modo che le decisioni fondamentali siano sempre mie.
Insegnerò ai miei servi a socializzare le spese e a privatizzare i guadagni, in modo tale che la società sia povera, mentre chi esercita potere o mi obbedisce sarà ricco.
I miei servi mi saranno fedeli, proprio perché darò loro fama, ricchezza, privilegi, e soprattutto una grande ebbrezza narcisistica, di cui non riusciranno più a fare a meno, giungendo a calpestare ogni pur minima dignità di persona.
Farei in modo da rendere ogni campagna politica una sorta di spettacolo circense, utilizzando truccatori, sondaggisti, attori, insegnanti di recitazione, psicologi e sociologi. Farei in modo che l'idea di una politica come settore fondamentale per una società più giusta possa scomparire completamente.
Farei in modo da creare fazioni come "sinistra", "centro" e "destra", in modo tale da fomentare divisioni, facendo perdere di vista i veri interessi di tutti.
Coloro che si professeranno di "sinistra" si sentiranno superiori agli altri, e viceversa. In tal modo, anche quando emergeranno positive proposte per migliorare l'informazione o il settore politico, si manterranno le fazioni, e dunque gli effetti saranno ridotti. Chi è a "sinistra" si sentirà più "morale" di chi è a destra, e potrà giungere anche a denunciare una "dittatura dolce", mantenendosi tuttavia all'interno dell'inganno da me creato, aderendo ad un partito da me controllato. E dunque le denunce rimarranno inefficaci, buone soltanto per alimentare il senso della maggiore moralità di chi sta a "sinistra".
Pochi giungeranno a vedere che la dittatura si erge proprio sui partiti. Pochi saranno coloro che non avranno un padrone, e pochissimi quelli che si renderanno conto di averlo.

La dittatura perpetua sarà rafforzata da conoscenze complesse di materie scientifiche, di Psicologia sociale e di Sociologia. Punterei ad utilizzare il "meccanismo dell'impotenza", per far sì che tutti credano di non poter modificare alcunché, e di dover subire anche quando la sofferenza cresce. Con complesse capacità impedirò ogni rivoluzione, specie quella del pensiero.
Mi varrò di tutte le conoscenze che mi necessitano per "produrre una sorta di campo di concentramento indolore per intere società, in modo che la gente sarà privata delle proprie libertà, ma sarà felice di ciò, perché sarà dissuasa da ogni desiderio di ribellarsi - attraverso la propaganda, o il lavaggio del cervello".(1)

Terrò conto degli studi sull'impotenza acquisita, ovvero della possibilità di inibire l'impulso a reagire ponendo alcune caratteristiche nell'ambiente, che saranno percepite come immodificabili. Tale percezione convincerà l'individuo di non poter far nulla per cambiare o migliorare la situazione, rendendo inutilizzate le sue capacità di pensiero e di azione.
La capacità di instillare un senso di impotenza rappresenterà il massimo successo del mio sistema. Infatti, se gli esseri umani si sentiranno incapaci di modificare la realtà saranno indotti ad adattarvisi. Molti giungeranno a ritenere che la propria azione e il proprio pensiero siano privi di potere. Terrò conto delle spiegazioni date dallo studioso Carter G. Woodson: "Quando si controlla il modo di pensare di un uomo non c'è bisogno di preoccuparsi delle sue azioni. Non c'è bisogno di dirgli che non deve stare in un determinato posto e deve spostarsi altrove: sarà lui stesso a trovare il proprio posto e a restarci. Non c'è bisogno di dirgli di entrare dalla porta di servizio... tanto che se la porta di servizio non esiste ci penserà lui stesso a costruirla, perché l'educazione che ha ricevuto glielo impone".(2)

Terrò conto anche dei chiarimenti dati dal giornalista Ryszard Kapuscinsky, secondo cui la rivoluzione è possibile soltanto in seguito ad un cambiamento psicologico:

"Tutti i libri che hanno per tema la rivoluzione iniziano con un capitolo che presenta il crollo di un potere già deteriorato, oppure la miseria e la sofferenza del popolo. E invece il capitolo iniziale dovrebbe essere essenzialmente psicologico, e tale da spiegare per quali motivi un uomo terrorizzato e sottoposto a ogni genere di vessazioni riesca, improvvisamente, a rompere con il terrore, a mettere fine alla sua paura. Questo singolare processo, che talvolta si svolge in una frazione di secondo, come se si trattasse di uno shock, richiede una spiegazione. L'uomo si libera dalla paura e si sente libero: se così non fosse non ci sarebbe nessuna rivoluzione".(3)

Ma io impedirò qualsiasi cambiamento psicologico, valendomi di sottili conoscenze.
Utilizzerò il meccanismo dei "neuroni specchio" per indurre complesse associazioni e determinazioni neurologiche. Mostrerò immagini e programmi TV che condizioneranno i bambini a diventare ciò che voglio, ovvero persone dipendenti dall'esterno, con una personalità fragile, incline al materialismo, all'egoismo e al consumismo. Non mi importerà affatto se tutto questo produrrà depressione, infelicità e sofferenza. I giovani dovranno credere che il loro corpo rappresenta l'unica realtà, e che il sesso va vissuto come istinto o come bisogno immediato, senza che vi sia un rapporto umano o un legame costruttivo.
Utilizzando la TV, i videogiochi e la pubblicità, manipolerò la personalità dei bambini per renderla vulnerabile, creando nei maschietti la voglia di essere crudeli e violenti, e nelle femmine la percezione di essere soltanto un corpo seduttivo.

Terrò conto che per avere persone sottomesse occorre tenerle imbrigliate nei loro istinti più bassi. Farò in modo che le persone vivano unicamente sul livello più immediato del loro essere, ignorando o negando le loro complesse capacità cognitive e morali. Lo farò con molta efficacia, creando giochi a quiz demenziali e programmi con vallette seminude e casi umani emotivamente carichi. Milioni di persone seguiranno tali programmi, e la loro mente sarà così tanto appiattita che non leggeranno più, oppure leggeranno soltanto giornali sportivi o di gossip.
Creerò divisioni di ogni sorta, in ordine alla religione, al sesso, al colore della pelle, all'appartenenza politica o ideologica. Queste divisioni mi serviranno a fomentare odio e ad attuare guerre quando e dove voglio.
Con tutte queste strategie riuscirei a sottrarre la sovranità al popolo e prenderei le decisioni soltanto sulla base del mio potere e dei miei interessi, facendo credere che ciò sarà per il bene di tutti. Creerei il sistema economico-finanziario che più mi garantisce potere e ricchezza, convincendo tutti che esso è "naturale" e dunque immodificabile, e che segue sue proprie leggi e regole, non determinate da me.
Farò in modo che in alcune aree geografiche una certa quantità di popolazione viva nel benessere, per avere appoggio, mentre manterrò nella miseria la maggior parte delle persone in moltissime altre aree. Questo mi servirà a decimare i popoli più "pericolosi" e a godere di maggiori risorse. Se dalle aree povere qualcuno cercherà di raggiungere le aree ricche per poter sopravvivere, farò in modo che egli appaia come un pericoloso delinquente, o "terrorista", in modo tale che non si crei alcuna solidarietà fra i popoli, che mi sarebbe da ostacolo e potrebbe minacciare il mio potere.
Per fare in modo che nessuno sospetti e si ribelli, chiamerò la dittatura perpetua "democrazia", e la esporterò in tutto il mondo.


P.S. Non potrei mai attuare una dittatura poiché essa sarebbe distruttiva per tutti, me compresa. Ma se analizzate attentamente la realtà vi accorgerete che qualcuno non l'ha pensata in tal modo.



Copyright 2008 - all rights reserved.

ATTENZIONE: Questo articolo è protetto dal Copyright.
Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale di questo articolo, inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta di Antonella Randazzo. Per la riproduzione integrale o di parti dell'articolo occorre richiedere l'autorizzazione scrivendo all'indirizzo e-mail giadamd@libero.it

Per comprendere le ragioni del copyright leggere:
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2008_03_01_archive.html

Ricordati che la vera ignoranza consiste nel criticare prima di comprendere e nel pretendere che tutti facciano come faresti tu.

NOTE

1) Parole dell'agente del Tavistock Aldous Huxley, dette durante una conferenza alla Scuola Medica di San Francisco nel 1961.
2) Cit. Steinem Gloria, "Autostima", Rizzoli, Milano 1995, p. 169.
3) Kapuscinsky Ryszard, "Revolution", The New Yorker, 4, 11 marzo 1985.

21 commenti:

Unknown ha detto...

ogni tanto capita in questo mare magnum di imbattersi in qualcosa di interessante come questo blog, però leggendo le note relative al copyright mi sorge un dubbio: potrò ricordare quello che ho letto (posto che anche il cervello è un supporto di memorizzazione, anche se arcaico e ormai desueto) o dovrò dimenticare tutto? :-)

Fabrizio ha detto...

Ottimo articolo, grazie!

Fabrizio ha detto...

Ottimo articolo, l'ho letto su Pressante e sono arrivato qui, grazie! Il tuo blog è molto interessante e così suppongo siano i tuoi libri, appena smaltisco un pò di quelli che ho "in coda" mi riprometto di leggerene uno!
Ciao!

Antonella Randazzo ha detto...

Risposta a Carmelo: sul copyright ti invito a leggere
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2008_03_01_archive.html

Unknown ha detto...

la mia domanda era ironica, comunque grazie per il link (che però non mi funziona)

Antonella Randazzo ha detto...

Il link si riferisce al primo post del mese di marzo 2008 pubblicato su questo blog.

Arthur ha detto...

Se fossi così "brava" ti meriteresti di governarlo questo mondo.
Ma ricorda: solo l'amore è per sempre e dato che il mondo è tondo... prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.

Antonella Randazzo ha detto...

Il problema è che persone così "brave" esistono e dominano. Ma più che "brave" io le chiamo mostri criminali.
So assai bene che l'unica cosa importante per progredire è l'amore, che è la vera energia del potere (quello giusto però).

Astianatte ha detto...

Gli scrittori di fantascienza cercano da sessant'anni di portare a galla questa "manipolazione".
Schekley ("La decima vittima"), certamente il mio preferito, dopo aver prestato servizio in aeronautica durante la Seconda guerra mondiale, deve averne viste così tante che sin dai primi '50 contribuisce a portare in voga una branca del "fantasy", quello "sociale", molto ostacolato in patria da chi vedeva, nella sua diffusione, una minaccia al raggiungimento di un tale abominevole progetto.
Sono convinto dell'importanza dell'Amore nel ruolo di forza propultrice votata al bene ed alla solidarietà ma credo, allo stesso modo, nella determinazione di un'istruzione adeguata- non più quella odierna, purtroppo- impartita sin dalla più tenera età, che consenta ad ognuno di noi di sviluppare quella capacità critica che ci trasformi da potenziali "consumisti" a "pensanti" permettendoci di appropiarci degli strumenti atti a decodificare i tanti messaggi che ci giungono. Possibilmente con semplicità.. Semplice, no?!
Altrimenti temo che gli stessi sentimenti possano essere strumentalizzati in maniera più o meno subdola. Lo stanno già facendo, mi pare.

Arthur ha detto...

L'aggettivo "bravo" non era affatto casuale.
La sua etimologia racchiude in se una grande verità ed il fatto che questo termine sia passato da avere valenza negativa a positiva può fare riflettere sulla natura degli uomini.

Buon fine settimana.

rocco ha detto...

La paura e l'impotenza sono intrinseche nell'uomo ma l'egoismo e la vanità la fanno da padroni. Credo che meno si è egoisti e vanitosi meno si ha paura e meno ci si sente impotenti. Come fare ad essere meno egoisti o vanitosi se ci sono appunto milioni di messaggi esterni che cercano di rafforzare questi lati del carattere che abbiamo tutti noi? La cosa migliore da fare è conoscere e discutere con gli altri. Cosa significa voler discutere di qualsiasi cosa con le persone? Se abbiamo un'idea non vogliamo metterla in discussione perchè significa perdere o perdersi. Insomma cambiare idea è difficile soprattutto quando si ha un idea alta di se stessi. Non mi interessa se mi chiamano pazzo o sciocco o illuso o non vogliono più parlare con me mi importa invece che abbiano qualcosa su cui pensare o confrontarsi e per farlo si devono purtroppo solo arrabbiare e io attivo questo meccanismo. Più si arrabbiano più dopo avermi minacciato o allontanato penseranno su quello che hanno fatto e magari "uno su mille" ci riuscirà. Ma la discussione non la creo viene da sè perchè ognuno si forma un'opinone su qualsiasi cosa e soprattutto ognuno cerca una soluzione a modo suo, il problema è che queste idee non si riescono a confrontare ecco perchè oggi molte persone scrivono nei blogs. Allora la cosa migliore da fare è e rimane il confronto dopodichè l'azione. Ci sono persone che hanno la capacità di agire altre solo di pensare, le seconde hanno più paura e dovrebbero lavorare su questo limite che si impongono da sole anche perchè il pensiero non basta a mandare avanti le cose.
Non abbiate paura e non sottovalutate mai ne voi stessi e neppure gli altri.
Antonella grazie sempre per questo spazio di informazione e discussione.

Marcusdardi - Menestrello ha detto...

Questo è il mondo del 2000

ML ha detto...

Antonella, un articolo prezioso che mi ha fatto riflettere molto.

Ti segnalo il mio blog. Ho 2700 lettori al giorno e sto cercando persone che vogliono dare dei contenuti (e farsi un po' di giusta pubblicità).
Vorrei mettermi in contatto con te ma non ho trovato un indirizzo di posta elettronica.
il mio è mercatiliberi@gmail.com
il mio blog è: http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/

spero di sentirti presto. Paolo B.

Antonella Randazzo ha detto...

Per scrivermi privatamente potete utilizzare l'indirizzo giadamd@libero.it

Anonimo ha detto...

Mi sembra una riedizione moderna e sintetica dei "Protocolli dei Savi di Sion": http://it.wikipedia.org/wiki/Protocolli_dei_Savi_di_Sion.

Si tratta comunque di un analisi molto suggestiva in quanto il mondo sembra andare effettivamente in questo modo.
Tutte queste teorie cospirative però mi lasciano sempre alcuni dubbi che non vengono mai chiariti:
- chi si trova ai vertici deve avere una smisurata sete di potere, avidità e spietatezza ma contemporaneamente essere molto saggio e lungimirante in quanto le strategie adottate presuppongono tempi molto lunghi, anche a cavallo di generazioni, ed una grandissima conoscenza.
- il vertice dovrà essere composto da un certo numero di individui di diverse età, uniti da un legame fortissimo che gli consente di rinunciare ad una parte del potere, che amano più di ogni cosa, in favore dell'altro in cui quindi ripongono una grande fiducia. In pratica devono essere contemporaneamente sommamente egoisti e solidali.
- le strategie qui esposte sono delle "linee guida" che poi devono tradursi in una agenda di azioni concrete che vanno attentamente pianificate e monitorate. Deve quindi esistere una struttura direttiva, esecutiva e una di controllo. Ci deve essere qualcuno che progetta le azioni e poi distribuisce gli incarichi. Quindi anche un organigramma. Un sistema di comunicazione, un archivio di documenti, ecc. Il tutto nella più assooluta segretezza e senza che avvenga mai alcun conflitto significativo, fuga di notizie o tradimento all'interno dell'organizzazione.

Antonella Randazzo ha detto...

Leggi i miei libri "Dittature" e "La nuova democrazia" e troverai chiarimenti ai tuoi dubbi:

Ulisse ha detto...

Un nuovo blog che potrebbe interessare a tutti e sopratutto a chi ha studiato il periodo coloniale italiano
http://ambientalismodirazza.blogspot.com/

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao e buon pomeriggio verro con calma a leggerti perchè gli argomenti meritano attenzione. Tiziano

RotAnal ha detto...

a Beppexy
"- chi si trova ai vertici deve avere una smisurata sete di potere, avidità e spietatezza "
"- il vertice dovrà essere composto da un certo numero di individui di diverse età, uniti da un legame fortissimo"
"- le strategie qui esposte sono delle "linee guida" che poi devono tradursi in una agenda di azioni concrete che vanno attentamente pianificate e monitorate"
Ma non ti sembra di aver descritto ESATTAMENTE la loggia massonica P2 ???
AD Antonella: grazie per aver contribuito ad aprire gli occhi alla gente. Farò girare il link a codesto post.

Anonimo ha detto...

risposta a RotAnal
Certo corrisponde alle caratteristiche di un'associazione segreta tipo P2, ma per l'appunto la P2 non aveva dimensione mondiale, non è sopravvisuta a cavallo di generazioni, ecc. E' stata distrutta dalla lotta di potere fra i suoi membri, anche se molti continuano tutt'ora ad agire apparentemente indisturbati.
Mi domando se sia plausibile che tutti i grandi avvenimenti della storia contemporanea: guerre, attentati, crisi economiche ecc, possano essere diretti da un unica cabina di regia. Può esistere un gruppo così potente e duraturo nel tempo? I famosi Illuminati di cui ha parlato anche Tremonti?

Antonella Randazzo ha detto...

Purtroppo per noi esiste eccome, se volete le prove leggete i miei libri "dittature" e " La nuova democrazia", e molti altri libri di Storia indipendenti come i miei.
Io non li chiamo "Illuminati" perchè si tratta di persone molto malvage e involute (tutto il contrario dell'essere nella luce), ma stegocrati (leggete su questo blog l'articolo "L'ipotesi stegocratica").
Conviene riconoscerli prima che il loro potere nascosto si accresca ancora di più.