LA NUOVA DEMOCRAZIA. Illusioni di civiltà nell'era dell'egemonia Usa
(Zambon Editore)
Con la sconfitta del nazifascismo abbiamo creduto di esserci liberati dai più pericolosi criminali. Ma oggi, alla luce di nuovi documenti e di nuove testimonianze, possiamo sostenere che così non è. I crimini sono stati soltanto spostati dall'Europa alle aree del Terzo Mondo, col pretesto di "portare la libertà" ai popoli. In nome della libertà e della democrazia sono stati commessi innumerevoli crimini e genocidi.
Il titolo "La Nuova Democrazia", riprende la definizione che il dittatore Augusto Pinochet dette alla nuova situazione cilena creatasi dopo il massacro di migliaia di persone e la soppressione del governo eletto democraticamente di Salvator Allende. La Nuova Democrazia è una "democrazia senza popolo". Le "Nuove Democrazie" sono oggi tantissime, attuate e ancora, tragicamente, da attuare. Il mondo di oggi è tutt'altro che liberato da coloro che si arrogano il potere di commettere crimini, nel nome di un'ideologia che trova nel profitto e nel potere il suo unico Dio.
Questa sconcertante realtà ci viene resa incomprensibile dai media, che mostrano immagini raccapriccianti di bambini in fin di vita per la fame e non ci spiegano a cosa tutto ciò è dovuto. Impediscono l'emergere del paradosso di un Occidente che si professa evoluto e scientificamente avanzato, ma che non è capace di salvare molti esseri umani dalla morte per fame. Corpi di immigrati vengono mostrati galleggianti, senza vita, nello Stretto di Gibilterra, ma non ci spiegano le ragioni politiche ed economiche che costringono queste persone a fuggire dal loro Paese rischiando la morte. I media ci mostrano guerre e guerriglie ma non ci dicono chi produce e vende le armi che rendono possibile tutto ciò.
E' arrivato il momento di mettere tutti i tasselli del puzzle al loro posto, per rendere possibile la totale comprensione della realtà. E per dire chi sono i responsabili dei crimini.
Questo libro tratta i crimini della povertà e della guerra facendo precisi riferimenti, e senza occultare responsabilità né efferate crudeltà, che ancora oggi vengono commesse, talvolta dagli stessi paesi che le denunciano.
Il concetto di "interventismo democratico" o di "imperialismo etico", che tende a legittimare la guerra, è stato elaborato negli anni '30 da Max Von Baden, futuro cancelliere del Reich. Diceva Von Baden: "Se vuol resistere alle tempeste della democrazia e alla sua rivendicazione di un miglioramento del mondo, l'imperialismo tedesco deve darsi un fondamento etico. Ora possiamo tranquillamente scrivere sulle nostre bandiere: Il diritto è con noi". Egli era convinto che con le guerre si potesse migliorare eticamente il mondo. La sua convinzione era sorretta dalla sicurezza che la cultura e il popolo tedesco fossero decisamente superiori a qualsiasi altra cultura e altro popolo.
Oggi i presidenti americani sostengono che il popolo americano è superiore a qualsiasi altro, e che la cultura americana ha una missione da compiere nel mondo, una missione "etica", che deve essere portata a termine con qualsiasi mezzo.
La motivazione principale della guerra al "terrorismo globale", deriva dalla convinzione espressa dal consigliere di Madeleine Albright, Thomas Friedman: "Washington sa che, senza la sua egemonia militare, l'America non può costringere il mondo a finanziare il suo deficit di risparmio, condizione essenziale per il mantenimento artificiale della propria posizione economica".
Il mezzo per mantenere l'egemonia Usa è dunque l'uso della forza; una forza sorretta dall'idea che si è sempre e comunque nel giusto. I crimini americani sono sempre stati commessi impunemente, e continuano ad insanguinare il mondo.
Nonostante il libro faccia impietosamente luce sugli orrori di cui alcuni esseri umani sono capaci, le conclusioni non sono pessimistiche. Al contrario, l'idea di fondo è che scovare i crimini sia il primo passo per non renderli impuniti e per realizzare un mondo migliore. Il libro non individua soltanto i crimini del gigante imperiale, ma anche i suoi piedi d'argilla.
DOVE TROVARE IL LIBRO:
http://www.internetbookshop.it/code/9788887826449/randazzo-antonella/nuova-democrazia-illusioni.html
http://www.libreriauniversitaria.it/libri-editore_Zambon+Editore-zambon_editore.htm
DITTATURE. La Storia occulta.
(Edizioni Il Nuovo Mondo)
Questo libro fa luce su insospettabili responsabili, che hanno potere di vita o di morte. Si tratta di un gruppo di persone, capaci di nascondersi dietro a dei Mostri da loro stessi creati, che agiscono in maniera disumana, provocando sofferenza e morte a milioni di persone.
Nonostante questo, non pagano per i loro crimini, e non appaiono nemmeno come criminali, perché si nascondono dietro un potere mediatico, che permette loro di propagandare un'immagine positiva o sdrammatizzare i loro crimini.
La Storia deve far luce sui fatti, sfidando paure e illusioni. Le nostre conoscenze sugli eventi storici aumentano col passare del tempo, e oggi sono emerse così tante contraddizioni con le vecchie interpretazioni della realtà storica che abbiamo soltanto due possibilità di scelta: o far finta di niente e cercare di non capire né pensare ai crimini che avvengono in molte parti del mondo, oppure chiederci il perché ci troviamo in un mondo in cui vengono commessi così tanti crimini.
La Storia deve far luce sui fatti, sfidando paure e illusioni. Le nostre conoscenze sugli eventi storici aumentano col passare del tempo, e oggi sono emerse così tante contraddizioni con le vecchie interpretazioni della realtà storica che abbiamo soltanto due possibilità di scelta: o far finta di niente e cercare di non capire né pensare ai crimini che avvengono in molte parti del mondo, oppure possiamo chiederci il perché ci troviamo in un mondo in cui vengono commessi così tanti crimini. Se scegliamo la seconda strada dobbiamo andare a fondo e capire il vero significato delle guerre, della povertà e dei crimini: cioè capire chi trae vantaggio da tutto questo, chi sono le persone che possiedono il potere di determinare queste realtà. In altre parole, dobbiamo chiederci chi sono questi mostri fino ad oggi impuniti. Seguendo l'indicazione di Seneca è possibile trovare i mostri: "Chi ottiene il vantaggio più grande da un crimine è il maggiore indiziato". E noi abbiamo molto più che indizi.
Questo libro nasce con l'intento di fare chiarezza, alla luce dei documenti emersi dagli archivi americani, russi, ed europei aperti da pochi anni, su chi ha commesso crimini e genocidi, considerando il periodo storico che va dal primo dopoguerra ad oggi.
La "Storia ufficiale", con le molte incongruenze, svela sempre di più le sue mistificazioni. Oggi la Storia non può più essere intesa come "interpretazione dei vincitori", ma come un canale dello scibile che può e deve permetterci di capire meglio la realtà del passato, e quella in cui viviamo oggi. Ad esempio, perché dovremmo credere che il genocidio degli ebrei sia stato il più grave della Storia, se sappiamo per certo che nella Storia moderna sono stati commessi molti altri genocidi? Dobbiamo forse credere che la vita degli ebrei valesse di più di quella degli africani o dei nativi americani? Oppure dobbiamo far finta di non sapere, e credere a quegli eminenti professori universitari che ancora sostengono che il più grave genocidio fu quello degli ebrei? Dovremmo forse credere che il valore delle vite distrutte dipenda dalla nazionalità, dalla religione o dal credo politico? Naturalmente ciò è assurdo. Eppure, quando gli storici accademici descrivono l'Olocausto come "un genocidio senza riscontro nella storia" , ci stanno inducendo a fare questo. Questi storici sanno benissimo che non è così, che la Seconda guerra mondiale fu tutta intera un "Olocausto", e che molti altri genocidi erano già stati perpetrati in Africa, in Asia e in America. In Russia vennero uccisi milioni di comunisti, non fu anche questo un "Olocausto"? Dovremmo forse valutare se è stato "più grave o meno grave" di quello ebraico?
Seppure disposti a condividere l'indignazione e lo sgomento morale di fronte ai crimini nazisti, non siamo disposti a rigettare o a negare l'inquietante presenza mistificata di elementi nazisti nel sistema di potere di oggi. Anzi, proprio perché ci indignano i crimini, cerchiamo la verità su ognuno di essi, nessuno escluso.
E' arrivato il tempo in cui la Storia non deve più essere a servizio dei vincitori. La ricerca storica è una questione troppo seria e importante perché la si possa far cadere in queste trappole. Il modo in cui percepiamo la Storia è determinante nelle valutazioni che diamo agli eventi di ieri e di oggi. La coscienza storica deve formarsi in piena libertà, senza imposizioni di alcuna autorità, se non quella autorevole della verità dei fatti.
Nelle nuove prospettive storiche i vecchi stereotipi e le vecchie dicotomie si stanno svelando sempre più retoriche. L'opposizione amico/nemico, occupante/liberatore non trova giustificazioni sufficienti nelle documentazioni di natura finanziaria e imprenditoriale, oltre che nei comportamenti delle autorità politiche. La vecchia retorica dello Stato che protegge e della guerra giusta lascia molte incongruenze. Rimane l'unica certezza dell'esistenza di vittime e di carnefici: di chi esercita potere in modo criminale e di chi è stato costretto a subire i crimini.
La Storia ufficiale ci ha spesso indicato dei personaggi da considerare come veri e propri "mostri": dittatori come Hitler, Mussolini, Stalin, Pol Pot ecc. Ma chi sono veramente questi dittatori? L'immagine del dittatore che possiede, da solo, un immenso potere è erronea. Ciò non è mai accaduto. Nessuna persona ha mai potuto da sola dominare un popolo: tutti i dittatori hanno avuto il sostegno economico, politico e militare dell'élite di potere, altrimenti non avrebbero potuto diventare tali. Il dittatore è forte perché ha l'esercito e un'élite economico-finanziaria che lo sostiene, altrimenti non potrebbe gestire alcun potere.
Le domande che il libro pone e a cui cerca di dare risposte sono: chi permette al dittatore di essere tale? Chi ha convenienza che il popolo venga sottomesso e dominato? Perché alcuni crimini rimangono impuniti? Oggi abbiamo un sistema veramente democratico? L'Occidente è davvero quel baluardo di democrazia che la propaganda sostiene?
Il libro analizza il fenomeno del totalitarismo, per capire quali sono le strategie per accentrare il potere e per gestirlo e rafforzarlo calpestando i diritti umani. La parola 'totalitarismo', negli ultimi decenni, sembra aver assunto tutte le mostruosità della Storia. Tali mostruosità vengono intese dalla Storia ufficiale come commesse da singole persone reiette dalla stessa Storia. Al contrario, la parola 'Democrazia' sembra incarnare ogni pregio, a prescindere dall'accezione errata con cui spesso viene utilizzata. Come dice Arundathy Roy: "La democrazia è la Prostituta del cosiddetto Mondo libero, disposta a farsi violare, pronta a commettere e a far commettere qualsiasi tipo di crimine in suo nome". Roy allude all'uso retorico ed eufemistico con cui oggi viene utilizzata la parola: essa viene accostata alle strategie di potere imperiale ("portare la democrazia"), oppure alle riforme neoliberistiche (mercato, ristrutturazioni, crescita del potere dei capitalisti). La vera democrazia, intesa come libertà dei popoli e distribuzione equa delle ricchezze, non rientra nei veri programmi del potere che oggi domina il mondo, e l'uso propagandistico del termine mira a nasconderlo.
Il libro tratta le dittature totalitarie all'interno del modello economico che le crea e le sostiene, e cerca di fare chiarezza sulle ideologie a cui i sistemi totalitari vengono comunemente associati. Inoltre, fa emergere la complessità del dominio del gruppo ricco sui popoli, e di come esso oggi abbia acquisito caratteristiche che mascherano il potere attraverso una fittizia "libertà". L'élite ricca elabora ideologie di vario genere, fra loro contrapposte, allo scopo di sottomettere e di creare scontri o guerre. Tende a far vedere la realtà come bipolare (sinistra/destra, democrazia/dittatura, con me/contro di me, ecc), per fomentare guerre e scontri, e per nascondere che la vera libertà è fatta di molte realtà e di molti punti di vista. Negli ultimi anni, addirittura, ha elaborato l'ideologia della fine delle ideologie (che viene contrapposta al "fanatismo", ovvero all'essere rimasti intrappolati in una ideologia). Cioè una furba propaganda che fa credere alla possibilità di affrancarsi da qualsiasi ideologia, associando ad essa soltanto caratteristiche negative. L'idea che oggi non esistano più "ideologie" è propagandistica e demagogica. Ogni persona - consapevole o meno - possiede un'ideologia, come un insieme di idee, valori e opinioni. Una convinzione religiosa può costituire una forte ideologia, così come una concezione culturale, esistenziale o politica. Il credere di non avere alcuna ideologia espone pericolosamente all'ideologia propagandata dal potere dominante, in quanto si accetta di non essere consapevoli delle idee, dei valori o delle opinioni che ci plasmano.
Di fatto l'élite cerca di imporre occultamente la propria ideologia, anche attraverso l'interpretazione manipolata della Storia.
Il XX secolo è stato il secolo della democrazia, delle rivendicazioni degli oppressi. Nel corso di questo secolo sono emerse nell'umanità sensibilità mai esistite prima. Si iniziò ad intendere il colonialismo come una crudeltà contro le culture e i popoli, e le guerre come mostruosità da evitare a tutti i costi. Iniziò ad attecchire l'idea che gli esseri umani sono eguali nell'essenza, e che ogni sistema socio-economico dovesse rispettare la libertà e la vita umana. La nuova sensibilità si esprimeva attraverso le nuove ideologie comuniste e socialiste. Alla luce di queste ideologie, risultava mostruoso chi non accettava di limitare il proprio potere nel nome del benessere di tutti. Dal primo dopoguerra, contadini e operai, mossi da questi valori, lottarono con le armi della protesta e dello sciopero, ma vennero repressi nel sangue e persero le loro battaglie. In Italia e in Germania, Paesi dove la classe proletaria era molto forte e rafforzata da sindacati e partiti, l'élite egemone scelse la via dello scontro e della repressione per non scendere a compromessi con i lavoratori. Con l'aiuto finanziario degli imperi occidentali, nacquero due potenti dittature. Queste dittature, al contrario di ciò che si intende comunemente, godevano dell'appoggio dei sistemi liberisti (Usa, Gran Bretagna) che si autodefinivano "democratici".
In realtà, come il libro prova sulla base di documenti ufficiali, si trattò di creare mostri per contrastare l'ascesa al potere delle classi più deboli. Il libro spiega come Hitler e Mussolini non furono gli unici mostri di quel periodo storico, e che anche oggi vengono creati mostri per uccidere o sottomettere gli esseri umani.
Il sistema capitalistico non possiede regole certe a favore del popolo, né un sistema di difesa dei diritti umani. Persino i princìpi fondamentali su cui si basano le argomentazioni principali a sostegno del capitalismo (proprietà privata, liberismo economico e crescita della ricchezza), non sono mai stati applicati come validi per tutti, ma soltanto per una ristretta cerchia di persone. Infatti, il capitalismo industriale si è affermato attraverso processi di espropriazione dei contadini. Quindi, di fatto non veniva riconosciuta la proprietà privata, ma soltanto il potere di coloro che appartenevano alle classi sociali privilegiate.
Il libro analizza le strategie utilizzate dall'oligarchia ricca per arginare il potere dei popoli, per dominare e imporre i propri interessi. Emerge che l'élite ricca ha un forte disprezzo per le masse, e non vuole che esse acquisiscano il benché minimo potere. Il potere delle masse equivale al soccombere del potere dell'élite. La dittature sono uno dei metodi utilizzati per sottomettere i popoli al potere di pochi.
Oggi più che mai le idee di democrazia e giustizia per i popoli vessati e saccheggiati sembrano utopistiche. Ma non è così. Oggi esistono movimenti indigeni e antimperiali, che stanno lottando efficacemente contro lo strapotere dell'élite. L'ultimo capitolo del libro è dedicato proprio a chi ha avversato o avversa le mostruosità e i mostri. E' un'importante testimonianza che esistono anche gli "esseri umani", che senza dubbio sono in numero di gran lunga maggiore rispetto ai "mostri". Occorre soltanto che essi prevalgano, per costruire un mondo in cui la democrazia sia una realtà e non una retorica per nascondere la propria mostruosità. Un mondo in cui non vi siano più guerre, in cui le risorse siano equamente distribuite, in cui ogni lavoratore abbia giusti diritti, e in cui le istituzioni siano a tutela dei diritti umani. Un mondo in cui tutte le nazioni rispettino il Diritto Internazionale.
DOVE TROVARE IL LIBRO:
http://www.disinformazione.it/dittature.htm
http://www.internetbookshop.it/code/9788889482049/randazzo-antonella/dittature-storia-occulta.html
http://www.macrolibrarsi.it/edizioni/_il_nuovo_mondo.php
BAMBINI PSICO-PROGRAMMATI. Essere consapevoli dell'influenza della pubblicità, della TV, dei videogiochi.
(EdizionI Leone Verde)
Con l'avvento della televisione e la successiva diffusione del computer e dei videogiochi la realtà dei bambini è significativamente cambiata. Questo libro spiega come è cambiata. Oggi molti genitori, pedagogisti ed educatori esprimono preoccupazione per i forti condizionamenti mediatici a cui il bambino è soggetto. Ma in che modo il bambino viene condizionato? Quali effetti hanno le manipolazioni mediatiche sul suo comportamento? Quanto e in che modo la personalità del bambino risente del bombardamento pubblicitario? Quali effetti negativi hanno i videogiochi? Il libro risponde a queste e a molte altre domande, permettendo a genitori ed educatori di fare chiarezza e di essere in grado di proteggere il bambino dalla "programmazione mediatica" a lui diretta.
Oggi più che mai è indispensabile conoscere e capire i numerosi inganni mediatici che hanno lo scopo di trasformare gli esseri umani in "super-consumatori" dalla personalità fragile e insicura, per garantire la sopravvivenza di un sistema che è sempre più percepito come negativo e dannoso allo sviluppo delle potenzialità umane.
Oggi i bambini sono stati privati degli spazi in cui giocare, e trascorrono ore davanti alla Tv oppure a giocare con i videogiochi. Ciò influisce sulla loro crescita molto di più di quanto i genitori possano pensare. Le generazioni passate potevano trascorrere ore all'aria aperta, a correre e a giocare con i coetanei. Si formavano gruppi di ragazzi in ordine all'età e si organizzavano giochi di movimento che potevano durare ore. In passato i ritmi di vita erano diversi, e i bambini avevano un rapporto affettivo più forte con gli adulti. Trascorrevano più tempo con i genitori, e spesso giocavano con loro, oppure svolgevano semplici attività da cui imparavano nuove cose. Oggi lo spazio del bambino si è ridotto, ed egli trascorre la maggior parte del suo tempo fra scuola e casa. A casa, il bambino impiega molte ore a guardare la Tv o a giocare con i videogiochi. Da molte ricerche è emerso che sia la Tv che i videogiochi non sono passatempi sani, ma esercitano un condizionamento sul bambino, che inconsapevolmente viene formato e manipolato in modo da sviluppare un certo tipo di personalità. La televisione è, dunque, un mezzo potente, che incide sulla formazione della personalità del bambino e determina trasformazioni sociali significative.
Oggi le agenzie di marketing stanno sviluppando conoscenze approfondite sulla personalità dei bambini. Le aziende spendono molto denaro per fare ricerche, studi e valutazioni, in modo tale da conoscere in maniera dettagliata i gusti, le motivazioni, i bisogni e i desideri dei nostri bambini. Esiste un discorso occulto di manipolazione della mente dei bambini, per poterli trasformare presto in "consumatori". I nostri bambini sono diventati per il sistema economico come una "merce", da sfruttare e da manipolare. Ciò, ovviamente, non è a fin di bene. La conoscenza approfondita dei bambini avvantaggia le aziende e conferisce loro più potere degli stessi genitori o educatori.
Negli ultimi venti anni il potere mediatico sui bambini si è notevolmente accresciuto, a tal punto che alcuni genitori si sono trovati di fronte a nuove difficoltà. Ad esempio, a pressioni per acquistare cibi spazzatura o giocattoli non educativi o inutili. I genitori di oggi sono sempre più oppressi dalle richieste d'acquisto dei loro bambini, e si trovano in conflitto fra il desiderio di renderli felici e l'obbligo morale di vietare l'acquisto di prodotti nocivi. Se si vuole educare in modo corretto, i divieti necessari sarebbero molti, e la questione è diventata sociale, in quanto i bambini si appoggiano fra loro per ottenere ciò che chiedono.
Oggi più che mai è necessario conoscere i meccanismi persuasivi dei media, per potersi proteggere e per proteggere i bambini.
Questo libro fa luce su molti aspetti della realtà mediatica, finalizzati al controllo mentale del bambino e alla manipolazione della sua personalità. Attingendo a numerose ricerche e all'analisi dei media e degli aspetti sociali ad essi collegati, il libro fa emergere fatti assai inquietanti, che ogni genitore dovrebbe conoscere per poter adeguatamente aiutare il proprio bambino ad avere una crescita emotiva e sociale armoniosa e adeguata.
Il libro offre anche numerosi spunti di riflessione su ciò che i genitori possono fare per favorire un giusto sviluppo emotivo dei propri figli, e su come avversare le caratteristiche nocive dell'aggressiva cultura mediatica di oggi.
I primi tre capitoli trattano i condizionamenti che la televisione, la pubblicità e i videogiochi esercitano sulla mente dei bambini. Gli ultimi due capitoli considerano gli aspetti sociali e ideologici che condizionano la vita degli individui, e inducono a scegliere come gestire l'educazione. Il presupposto è che l'educazione che si impartisce ai bambini è frutto delle ideologie che più o meno occultamente prevalgono in un contesto sociale e culturale, di cui i media sono lo specchio. Saranno tali ideologie a plasmare l'identità dei bambini, a meno che i loro genitori non ne divengano consapevoli ed elaborino un sistema educativo alternativo, che permetta al bambino di acquisire la capacità di esprimere liberamente le sue potenzialità. I genitori consapevoli potranno costruire la società del futuro. Una società di gruppi di persone autoconsapevoli, e non più una società di "massa". La società di "massa" è funzionale al consumismo e alla passivizzazione esercitata dai media. Una società di persone consapevoli riesce a scardinare il sistema di sottomissione acritica e a costruire il mondo del futuro: un mondo di persone creative e capaci di esprimere se stesse. Ma per costruire la società del futuro occorre formare bambini creativi, liberi e capaci di contrastare la passivizzazione e gli altri effetti nocivi che i media producono.
DOVE TROVARE IL LIBRO:
http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__bambini_psico_programmati.php
www.bambinonaturale.it/ detail.asp?IDN=250&IDSezione=2 - 8k
www.macrolibrarsi.it/libri/ __bambini_pisco-programmati.php - 74k -
LASCIA UN COMMENTO SE HAI LETTO QUALCUNO DI QUESTI LIBRI
9 commenti:
Per chi ha sete di verità consiglio caldamente la lettura di:Dittature.La storia occulta..Personalmente mi hanno colpito e sono rimaste impresse nella mia memoria e nel mio cuore le gesta di quegli Eroi del popolo,(Rigoberta Menchu Tum ,Aung San Suu Kyi,Lumumba..) che hanno lottato per la libertà e la giustizia nel loro paese e quindi per un mondo piu' solidale e democratico..tracciando un sentiero che tutti noi possiamo e dobbiamo seguire..Un sentito grazie ad Antonella per il magnifico lavoro svolto.
Anche i Demoni conoscono la Verità, ma fuggono anche al solo apparire della Luminosa e Divina Realtà.
Molte migliaia di anni fa, gli uomini conoscevano il modo di prelevare energia dall’ambiente in modo semplice ed economico. La loro civiltà conosceva la Legge del Ritmo e sfruttava scientificamente tale conoscenza, che veniva tramandata nelle Scuole Misteriche.
L’Iniziazione era ad un tempo religiosa e scientifica, era selettiva e non disponibile a tutti; ma alcuni Discepoli entrati in possesso delle Tecniche per la produzione e l’utilizzazione dell’Energia Ritmica, pensarono di utilizzarla senza aver raggiunto un corrispondente grado di maturità spirituale.
Col tempo, i Maestri cominciarono a ritirarsi dalla scena del mondo, per vedere se i Discepoli erano degni dell’eredità che avevano ricevuto.
Costoro avevano acquistato un grande potere sulle forze della natura, ma difettavano di un analogo potere nei confronti delle loro forze interiori.
Così diventarono succubi dell’orgoglio, si adagiarono nell’uso di tale potere, utilizzandolo anche come arma. contro i loro nemici.
Avendo perso di vista l’obiettivo fondamentale della loro esistenza (l’Identificazione con Dio e la conseguente identificazione col prossimo), dimenticarono lo stretto rapporto esistente fra interiorità ed esteriorità e senza accorgersene, cominciarono a materializzare nell’ambiente i propri demoni interiori.
Poiché non li riconoscevano come loro creature, li attribuirono all’opera di nemici che operavano nell’ombra e per combatterli esteriormente, finirono col distruggere anche se stessi. Alterarono l’Equilibrio del Ritmo, determinando lo spostamento dell’Asse Terrestre e portarono alla completa distruzione tutto il mondo allora conosciuto.
Quindi ricercare nel proprio cuore un miglioramento che si identifichi con Colui che rappresenta l'inizio e la fine della creazione può invertire questa ascesa all'autodistruzione del proprio spirito universale che può essere redento solo riconoscendo gemella l'anima riflessa nel prossimo qualsiasi cosa essa esprimi al momento.
Grazie Antonella per il tuo lavoro.
Scusami se la domanda non è pertinente, ma non saprei dove porterla. Qual'è la tua opinione sul libro "The Secret" e, se positiva, come si accorda col tuo tipo di ricerca?
Immagino che tu ti riferisca al libro di Rhonda Byrne. Sinceramente, non è il tipo di letteratura che mi suscita particolare interesse. Tieni conto che sono una saggista e che mi occupo di ricerche storiche, dunque, anche se apprezzo moltissimo i libri in cui si parla di saggi principi o di valori spirituali, la mia formazione mi porta verso una conoscenza della realtà suffragata da documenti e altre prove. Diciamo che si tratta di un buon libro per chi ne apprezza il genere.
Ciao..Anche se la domanda non era rivolta al sottoscritto mi intrometto volentieri e consiglio sia ad Antonella che ad Aleister di andarsi a leggere un articolo di Jason Miller, che trovate sul sito Come donChisciotte,(sito che ospita anche gli articoli di antonella)intitolato:Dimenticate il colore viola:Oprah e' tutta verde..articolo che da alcuni spunti interessanti sul citato "the secret"...Per quanto riguarda Rocco mi piacerebbe sapere da dove trae ispirazione per le sue risposte..ciao a tutti..Paolo
Per Paolo,
le mie risposte nascono dalle domande che mi pongo come fanno tutti, la fonte è solo una e lo è per tutti, quindi c'è da separare le risposte del cuore da quelle della logica, queste ultime diventano "logiche" se riflettono quelle del cuore. La verità non si può contenere ma l'attenzione che si pone nel volerla capire è già un inizio anche se la verità si deve vivere non capire, quello che sembra il paradosso per alcuni è la realtà. L'unica risposta che consiglio a tutti me compreso è l'amore anche nella sofferenza e poi poniamoci qualsiasi domanda. Quello che ora ti scrivo l'ho capito vivendo e ho vissuto solo quando ho amato e sofferto con fede, il resto è vanità. Si è verità quando ci si identifica con essa ma questo per la maggior parte accade una tantum, a volte mai in tutta la vita.
Le domande vanno sempre poste, le risposte arriveranno, sono come le preghiere, l'unica cosa che vorrei farvi provare è la preghiera senza la mente, la preghiera non deve uscire come pensiero dalla mente ma deve semplicemente concentrarsi nel nostro cuore, lì è la sede dell'uno in comunione con tutti e tutto, più ci identifichiamo più si prega con Dio, più si arriva dove si vuole arrivare.
Ho appena terminato la lettura di"Bambini psico-programmati" una sola parola :Indispensabile... per ogni genitore o educatore che abbia a cuore il benessere ed il futuro delle nuove generazioni..Visto che si avvicina il periodo dei regali questo libro e' tra le scelte migliori..Voto ad Antonella"9"
Hoi, Antonella!
Sono Angela, Ti scrivo da Amsterdam ed avrei da farTi alcune domande sul libro 'Dittature'. Vorresti essere cosi' cortese da mandarmi un e-mail?
Ti ringrazio tanto,
un cordiale saluto.
Angela Capo
Ciao Angela, puoi scrivermi all'indirizzo:
giadamd@libero.it
Posta un commento